Roma in costruzione. I giallorossi al 22 di luglio sono ancora un cantiere aperto: nessuno entra, parecchi invece sono già usciti. Sembra tutto fermo, la realtà è ben diversa. Forse più complicata, ma sicuramente ha poco a che fare con lo stallo. Il punto è che la Roma tratta, ma le regole vuole dettarle lei. Senza nessuna via di mezzo o rimorso di alcun genere: tracciare la strada in attesa del domani.
Serve, tuttavia, una stretta: le intenzioni devono coincidere con le possibilità e, al momento, la Roma gioca con le seconde linee. Al netto delle entrate di Enzo Le Fèe e Ryan, la squadra non è minimamente rinforzata. Otto pedine sono andate via, qualcuno deve arrivare ma non arriva. Le criticità sono legate al prezzo: serve comprare, ma per acquistare è necessario fare qualche sacrificio.
Roma, Soulè come Chiesa: la situazione
Non troppi, questo ha in mente la Roma: ecco perchè Chiesa e Soulè ancora non vestono la maglia giallorossa. La Roma tratta, ma a ragion veduta: c’è bisogno di comprare, ma da qui a prendere qualsiasi cosa ce ne passa. De Rossi ha chiesto Federico Chiesa. La società si sta muovendo, anzi si è mossa. 20 milioni più 5 di bonus la base per trattare.
L’ok da Torino – sponda Juventus – è arrivato da tempo. Manca il sì del giocatore: assenso ancora non incassato per via del contratto. Lo stipendio – per il calciatore – è troppo basso per una squadra che non gioca neppure la Champions. L’esterno a Roma verrebbe, ma vuole determinate garanzie. Emerse con la mancanza di una coppa importante da giocare.
Le attese non pagano
L’ex Fiorentina “snobba” – in qualche maniera – l’Europa League, ma queste sono le peculiarità contrattuali che vuole vedere rispettate. La Roma, per rispetto a De Rossi, si sforza e propone un contratto a Chiesa per 3 anni, con l’opzione per il quarto, a 5,3 milioni a stagione. Di più non può e non vuole fare. Veniamo, dunque, all’altro pezzo pregiato di mercato: Matias Soulè. La situazione è speculare a Chiesa, ma dal verso opposto: il giocatore vuole la Roma a tutti i costi, ma la Juventus non lo molla.
Il motivo, stavolta, è il prezzo. I giallorossi, forti della volontà del giocatore di trasferirsi nella Capitale, mettono sul piatto 28 milioni (bonus compresi) dopo una prima offerta da 25. Risposta dalla Continassa: no, grazie. Niente da fare, per muovere la trattativa servono – almeno – 30 milioni. Una cifra che la Roma può spendere, ma non intende stare a ricasco di nessuno.
Idea Summerville
Il mercato è in ritardo, ma la società ha già fatto sapere che non parteciperà ad aste per il giocatore. Propone una cifra: se va bene, si va avanti. Altrimenti ciascuno per la sua strada. Chiesa e Soulè non stanno arrivando a Roma per principio. Il carattere in una società non è tutto, ma rappresenta buona parte della gestione. La tempra, però, ha bisogno di interpreti che la supportino.
Per questo la Roma sta considerando alcune alternative. La prima è Summerville del Leeds. I giallorossi non sono gli unici sul giocatore, ma sanno che gli inglesi per 25 milioni potrebbero cedere. Ghisolfi, in caso di stallo prolungato su Chiesa e Ghisolfi, andrebbe dritto sull’asso del Leeds. Bisogna procedere, perchè se è vero che le attese non portano da nessuna parte. Figuriamoci le esitazioni. La Roma deve agire. Il tempo comincia a essere un fattore fondamentale, in cui procrastinare potrebbe non essere più un’opzione.