Daniele De Rossi leader in campo ma anche fuori. E’ questa l’immagine dipinta dal giornalista e conduttore radiofonico a Radio Radio Ilario Di Giovambattista. L’emittente romana, una delle più longeve nella Capitale ed esperte del mondo romanista, fornisce un perfetto identikit della reale portata di DDR a Trigoria che, complice una comunicazione pubblica che rasenta lo “zero assoluto”, dall’esterno fatica probabilmente ad emergere. Già nei giorni scorsi ci siamo occupati del nuovo stile che l’ex calciatore giallorosso ha riportato nell’ambiente, sicuramente non “alla Mourinho“, ma ugualmente incisivo.
Voci vicine al mondo Roma parlano infatti di un De Rossi molto autorevole nel far valere le proprie idee, soprattutto in questi giorni in cui – ormai è conclamato – il ritardo sul fronte mercato inizia ad essere sempre più evidente. En Nesyri è sfumato e per gli altri obiettivi si fatica ad intavolare la giusta trattativa. Questo solo per l’attacco ma in altri ruoli non va certo meglio. Altre amichevoli sono alle porte e c’è da capire chi farà parte e chi no della formazione giallorossa il prossimo anno. Insomma, serve accelerare e alla svelta. Ma chi è in questo momento a dettare la linea sul mercato in casa Roma?
Alla fine della stagione scorsa Daniele De Rossi, a domanda precisa, aveva evidenziato la necessità di cambiare strategia sul mercato rispetto al passato considerando che le scelte degli ultimi anni, Conference e finale di EL a parte, non hanno pagato, specie in campionato. Il tutto si è tradotto in un processo di vera e propria rifondazione scattato all’indomani del 30 giugno, data in cui molti contratti sono scaduti e chi era in prestito è tornato alle rispettive squadre di appartenenza. Morale della favola molti giocatori della storia recente giallorossa hanno salutato definitivamente Trigoria e non è detto che altri non lo facciano a breve, tra esuberi ancora da piazzare e qualche pedina allettata da offerte sul mercato.
Ebbene, secondo Di Giovambattista a dettare le linee guida sul mercato ci sarebbe tuttavia proprio lo stesso De Rossi che avrebbe indicato – ma del resto se ne era già parlato nelle scorse settimane – la necessità di investire su “profili giovani“, in netta controtendenza con quanto visto negli anni scorsi. Tradotto: il famoso “taglio col passato” perché evidentemente se si continua arrivare “sesti o settimi vuol dire che qualcosa non sta andando bene”. Lo aveva detto e lo sta facendo. Non a caso fin qui, tra trattive vere e presunte, i profili accostati ai giallorossi sono andati tutti in questa direzione, con rare eccezioni. E Le Fee ne è l’ulteriore riprova.
Chi vede allora De Rossi come un semplice aziendalista dunque sembrerebbe essere fuori strada. Del resto basta un minimo di conoscenza di ciò che è stato prima in campo, e adesso in panchina, per rendersi conto che la figura dello “yes man” proprio non si addice a DDR, anzi, semmai l’opposto. Certo, magari non pubblicamente alla Mou come dicevamo prima al costo anche di spaccare l’ambiente, ma comunque un carisma da far valere nelle sedi opportune. In fondo lo dice anche il proverbio: “i panni sporchi si lavano in casa“. Tutto questo allora si sarebbe già concretizzato in ottica mercato.
Spiega il conduttore di Radio Radio: “Se De Rossi si fosse fatto stare bene tutto, il mercato giallorosso sarebbe finito con l’acquisto di calciatori “normali“, rivela Di Giovambattista. “Invece il giovane ma autorevole Mister giallorosso sta convincendo la proprietà ad investire su profili giovani ma già di alto livello“. Quindi il giudizio: “E’ De Rossi che sta guidando il calciomercato dell’As Roma“. Questo spiegherebbe dunque la decisione di puntare su Matias Soulé dopo che Chiesa non ha mostrato la giusta determinazione a venire nella Capitale; oppure, se vogliamo, su calciatori magari meno noti (da Dahl ad Assignon) ma che secondo DDR e società potranno rendere al meglio il campo. L’ultimo nome ventilato proprio dagli uomini mercato dell’emittente non a caso sposa in pieno questa linea: Tiago Santos, 21 anni, forte esterno destro (terzino) del Lille.
Insomma, le ultime notizie e indiscrezioni da Trigoria ci restituiscono un’istantanea di una Roma vigile e preparata sul mercato che da un lato non vuole lasciare nulla al caso, e dall’altro sta ponderando al meglio le scelte per evitare errori. Il problema però, aggiungiamo noi, è che adesso bisogna cambiare marcia. A dirla tutta, andava già fatto, come del resto dimostra il colloquio tra società e mister di giovedì scorso dove proprio DDR ha chiesto di accelerare i tempi per mettergli a disposizione, a questo punto, gli obiettivi concordati. Tra meno di un mese c’è il Cagliari: ora o mai più dunque. “Sono giorni fondamentali per la Roma“, conclude Di Giovambattista. E i tifosi sperano sia così.