Matias Soulè, la Roma adesso c’è. Se prima era soltanto volontà del giocatore trasferirsi in giallorosso, ora anche la società capitolina pensa al colpaccio. I motivi sul piano tattico sono tanti, mentre sul piano professionale – se possibile – sono ancora di più. La Roma ha compreso, anche grazie alle pressioni del padre, quanto il ragazzo tenga a vestire la maglia giallorossa.
I Friedkin – quando un calciatore si presenta con questa voglia – non possono ignorare la situazione. Allora Dan, che ora si occupa a tempo pieno della Roma, mentre il figlio Ryan pensa all’Everton, ha parlato con De Rossi. Il tecnico non solo gli ha detto sì, ma ha chiesto anche una stretta: Soulè va bene, purché arrivi immediatamente.
Soulè-Roma, non è finita
La Roma deve mettere a posto le pendenze, non a livello economico, ma in mezzo al campo. Ci sono delle caselle da riempire – a fronte di otto cessioni – e il tempo è poco. Servono almeno due esterni di difesa, altrettanti d’attacco e una punta centrale. La società è in continuo movimento, ma al 19 luglio in organico sono arrivati soltanto Enzo Le Fèe, Ryan (secondo portiere) e Buba Sangarè.
Questo vuol dire che, prima della seconda parte di ritiro in Inghilterra, vedere qualche faccia nuova sarebbe gradito. De Rossi deve assemblare i nuovi arrivi con i veterani per creare un assetto tecnico-tattico cedibile. Quantomeno spendibile per le prime giornate di campionato, sempre più vicine, e poi andare avanti plasmando idee di calcio adatte a un contesto come la Serie A sempre in evoluzione.
Lo sprint giallorosso
Le dirette concorrenti per le posizioni di vertice (che non significa solo Scudetto, ma anche Europa League e Champions) si sono rinforzate tutte. Un ulteriore campanello d’allarme che porta la Roma a dover serrare i ranghi. E qui torna la diatriba con Soulè: il calciatore vuole la Roma e i giallorossi hanno fatto la prima offerta. 25 milioni compresi di bonus però non bastano.
La Juve ha fatto muro chiedendo alla società giallorossa un ulteriore sforzo. La Vecchia Signora non ha fretta di chiudere. I giallorossi possono arrivare anche a 30, ma non hanno la minima intenzione di scoprirsi subito. Allora subentra la concorrenza. Sebbene il giovane argentino veda e voglia soltanto la Roma, ci sono le sirene della Premier League che diventano sempre più insistenti.
Pressione dall’Inghilterra
La Juve sa che possono dare molto di più in termini economici, per questo non si sbilancia. Leicester e West Ham sarebbero pronte al colpaccio. Tutto in evoluzione. Uno sviluppo che, però, per la Roma deve trovare una quadra. In relazione anche al resto, ovvero il destino di Federico Chiesa (che a giorni dovrebbe sciogliere la riserva sul proprio futuro) e l’inserimento di altre tessere nel puzzle dei possibili acquisti.
David, Sorloth ed En Nesyri sullo sfondo. Il centravanti marocchino è in orbita Fenerbahce. Insomma la Roma ha tante possibilità, ma deve prendere una strada. Il tempo delle attese e delle esitazioni è finito. Servono certezze, nuove fondamenta su cui costruire la squadra del futuro. I lavori in corso devono sbloccarsi, altrimenti i rallentamenti sulla tabella di marcia potrebbero rappresentare un prezzo troppo alto da pagare a stagione in corso.