Dieci anni sono tantissimi nella vita, figuriamoci nel calcio dove la carriera dei giocatori è molto più compressa rispetto ai lavori tradizionali. In questo lasso di tempo molti calciatori esordiscono magari nel grande calcio e poi finiscono pian piano in campionati o in serie di minor livello. Altri ancora smettono del tutto dedicandosi ad altro appendendo gli scarpini al chiodo. Insomma, in due lustri può succedere davvero di tutto. Nella giornata di oggi, in casa Roma, legandoci a questo discorso, ricorre un anniversario davvero particolare.
Nel 2014 di questi tempi sbarcava infatti a Trigoria un calciatore semi-sconosciuto, un ragazzino sì promettente ma che ancora doveva affermarsi sul palcoscenico internazionale. Basti pensare che arrivò in prestito dal Chievo Verona, una società che in questi anni ha conosciuto l’oblio del fallimento dopo la famosa “favola” e soltanto da poco è stata ricostituita nei Dilettanti. Tanto per intenderci su quanto possano pesare effettivamente dieci anni nel mondo del pallone. Ebbene, tornano a quel calciatore, quest’ultimo oggi è diventato un uomo e un campione affermato vincendo coppe e raggiungendo l’apice della sua carriera. Ma la sua casa, e soprattutto il suo futuro, sembrano essere ancora a Roma.
Cresciuto in argentina, a soli 18 anni il calciatore, di professione centrocampista, arriva alla ribalta grazie ad uno dei club più blasonati del continente oltre oceano: il Boca Juniors. La rotta per l’Italia è però, tradizionalmente, una delle più battute per i talenti sudamericani. La Roma lo sa bene: ieri era Batistuta, oggi è Paulo Dybala. Ma sono soltanto due nomi e ne potremmo fare altri. Alla Walter Samuel, ecco.
Certo, magari Leandro Paredes non arriva a questi livelli ma la sua storia è comunque legata a doppio filo ai colori giallorossi. E se un giocatore arriva a dire no ai soldi, come sempre tanti, dell’Arabia, una menzione se la merita. Di questi tempi la fedeltà ai club è merce rara specie quando ci sono di mezzo gli sceicchi. Le sue recenti parole tuttavia, arrivate in quest’onda lunga del post vittoria della Copa America, fanno però ben sperare i tifosi romanisti: ““Ho un contratto e sono molto molto felice a Roma”. Un concetto semplice che allontana i rumors di mercato.
Curiosità come detto proprio oggi di dieci anni fa Paredes iniziava la sua avventura romanista. L’argentino arrivò alla corte di Trigoria dal Chievo Verona, una sorta di prestito del prestito, considerando che il cartellino all’epoca apparteneva al Boca Juniors. Nella prima esperienza in giallorosso il centrocampista colleziona 10 presenze e un solo gol, prima di passare all’Empoli sempre in prestito nella stagione 2015-2016. Le prestazioni con i toscani lo fanno finire nel mirino dello Zenit che lo preleva dopo il ritorno nuovamente alla Roma. La carriera di Paredes decolla: PSG (che lo pagò 40 milioni), poi la Juventus. Quindi, lo scorso anno, il ritorno nella Capitale. Proprio dove tutto o quasi era iniziato.
In questa sessione estiva dove sono stati tanti i giocatori a lasciare Trigoria, si sta parlando in queste ore anche del possibile addio di Paredes. Abbiamo affrontato il suo caso in modo approfondito qualche giorno fa in questo articolo. Il suo contratto scade nel 2025 ma a fronte di determinate presenze in campo si rinnoverà automaticamente di un altro anno. Di contro la Roma valuta il suo cartellino circa 20 milioni di euro, una cifra che, vista l’età (30 anni, ndr), eventualmente potrà arrivare soltanto dall’Arabia. E da quelli parti, non a caso, hanno fiutato l’affare, non tanto per le condizioni economiche (ma i soldi non sono certo un problema), quanto piuttosto per il prestigio di portare un campione d’America negli Emirati. Per il momento il calciatore, che domani sarà tra gli invitati al matrimonio di Dybala, ha detto no: che il suo futuro sia dunque ancora a Roma? Per De Rossi, visti i tempi di magra sul mercato, non può che essere allora una buona notizia…