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Pedullà: “Vi dico la verità su Soulè”. Perché ora tutto è nelle mani dei Friedkin

L’esperto di calciomercato ha fatto il punto poco fa sulla trattativa che vede al centro il talentuoso trequartista/esterno bianconero: “Da Torino non arretreranno sul prezzo del cartellino, quei soldi servono per due motivi precisi”

Ore calde, caldissime sul fronte di Matias Soulé. L’agente del calciatore è in Italia e già questo basta per far capire come il futuro del talento argentino sia al primo posto dell’agenda non solo della Juventus, ma anche di tutte le società che stanno cercando di arrivare a lui. Ovviamente la Roma, l’unica al momento ad incontrare il favore e le preferenze dell’attaccante, quindi il Leicester, il solo club che si è mosso sin qui con un’offerta formale ai bianconeri (ritenuta però troppo bassa), e forse adesso pure il West Ham, notizia proprio dell’ultima ora.

In altre parole attorno al giocatore potrebbe scatenarsi un’asta. Lo scenario migliore per chi deve vendere, una pessima notizia invece per chi, come i giallorossi, speravano di poter spendere qualcosa in meno. E invece adesso c’è da mettere in conto un’offerta al rialzo se si vorrà mettere effettivamente a disposizione di De Rossi il rinforzo desiderato. Ebbene, in questi minuti a chiarire il quadro attorno alla posizione di Soulé ci ha pensato il noto esperto di calciomercato Alfredo Pedullà che ha fatto il punto della situazione.

Pedullà su Soulé: “Il prezzo è uguale per tutti, niente sconti dalla Juve”

Matias Soule – (RomaForever.it)

Punto principale. Il prezzo del cartellino è già stato ribassato dalla Juventus che ad inizio mercato puntava ad incassare una somma vicina ai 40 milioni. Adesso le richieste, per tanti motivi, sono scese, anche se solo di 5 milioni. Il che, non ci vuole molto, vuol dire che i bianconeri daranno il lasciapassare per il trasferimento di Soulé altrove soltanto per 3o milioni più 5 di bonus, totale 35 tondi tondi. Non un euro in meno. “Da Torino non derogheranno ulteriormente“, ha spiegato Pedullà nel corso della trasmissione in onda tutte le sere su Sportitalia.

La cifra è questa” – continua l’esperto di calciomercato – “il Leicester è partito da 25+5 e potrebbe aumentare“. Quindi un passaggio sulla Roma: “A De Rossi piace molto, ma per la Roma valgono le stesse condizioni. Non ci saranno ulteriori sconti. In altre parole poco importa se il calciatore preferisca la Serie A sponda Trigoria all’Inghilterra: si tratta, ma soltanto alle condizioni imposte del venditore. E’ una delle tante leggi del mercato. Prendere o lasciare. Anche perché quei soldi alla Juve servono per due motivi ben precisi.

Enorme plusvalenza e soldi per Koopmeiners: da Torino si sfregano le mani

Secondo Pedullà i bianconeri utilizzerebbero parte della somma incassata (10 milioni) per aumentare l’offerta all’Atalanta per Koopmeiners, ovvero l’obiettivo numero 1 della campagna acquisti bianconera. E usare poi il resto per comprare un difensore centrale. Inoltre, aggiungiamo noi, per la Juve si profilerebbe un’occasione irripetibile, ovvero quella di realizzare una maxi plusvalenza considerando che per il calciatore il club aveva speso appena 2,5 milioni ormai quattro anni fa. Ecco perché, tirando le somme, al momento da queste cifre non ci si muoverà.

L’unica variabile? Il tempo. Ma a quel punto significherebbe, per tutti, entrare nella sfera dell’azzardo. Se effettivamente la Juve non otterrà quanto richiesto, con il passare dei giorni e con l’avvicinarsi della fine del mercato potrebbe – ma solo a quel punto – pensare di scendere leggermente con le pretese. Uno scenario comunque rischioso per i giallorossi soprattutto se qualcuno dovesse avvicinarsi il più possibile a quanto chiedono da Torino nel frattempo. A meno che Ghisolfi non pensi poi di buttarsi all-in su Chiesa, l’altro giocatore che comunque resta in tutto questo sullo sfondo insieme a Riquelme come alternative. Insomma, un bell’intrigo estivo non c’è che dire.

La Roma può arrivare (davvero) a Soulé? La palla passa ai Friedkin

La situazione dunque ad oggi, 17 luglio, è più che chiara. C’è un venditore che ha fissato il prezzo; ci sono dei possibili acquirenti che valutano se quella somma sia più o meno congrua e soprattutto raggiungibile. Il resto sono parole vuote. Cosa farà allora la Roma? Dal nostro punto di vista possiamo soltanto dire che l’operazione Le Fee, nata e chiusa in tempi relativamente brevi, ci ha fatto capire che la società guidata dai Friedkin ha possibilità di spesa (ricordate ne avevamo parlato già settimane fa?). Questo è un dato di fatto.

Altrimenti non si investirebbero 23 milioni per un calciatore nemmeno troppo conosciuto. L’occasione, insomma, sotto tutti i punti di vista, parrebbe ghiotta nel senso che comunque si sta parlando di un calciatore di soli 21 anni che però ha già fatto intravedere sprazzi di puro talento. Con tutti i rischi del caso ovvio. Ma se si è scelto di voltare pagina rispetto alla strategia di prendere calciatori avanti d’età dall’ingaggio dorato l’alternativa non può che essere quella di trattare talenti in rampa di lancio alla Soulè. E allora sta solo ai Friedkin decidere.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli