Abraham si prepara a vivere una nuova avventura. A Roma ormai può cominciare a parlare al passato perchè l’avventura professionale con i giallorossi sembra essere ai titoli di coda. L’attaccante inglese è sull’agenda del Milan come nuovo obiettivo primario dopo Morata, ci sono anche un paio di club in Premier che lo vorrebbero.
Il centravanti vorrebbe vivere una nuova sfida professionale e non perché non si fidi di De Rossi, ma perché sente inevitabilmente il peso di un progetto in cui – sia per problemi fisici che per evoluzione – è rimasto ai margini. L’ex Chelsea sa bene che per evolvere deve lasciare la Capitale, allora aspetta la Roma.
I giallorossi continuano a lavorare: i contatti proseguono più in Italia che all’estero. Il Milan riserva una sorta di “corsia preferenziale” perchè sa che il centravanti gradisce Milano e la possibilità di rimanere in Italia. Vuol dire che i discorsi di queste settimane sono serviti e a parlare è stata anche la Roma. Ghisolfi è stato chiarissimo: se l’affare va in porto è per via di una compravendita cash. Niente contropartite tecniche: è stato fatto il nome di Okafor, ma solo come ultima spiaggia.
Qualora la trattativa si trovasse in stallo, l’opzione di un tesserato rossonero per ammorbidire le parti potrebbe risolvere ogni tipo di problema. A oggi, però, non è considerata una priorità. La trattativa va risolta sulla base di 25 milioni: meno la Roma non chiede perchè con quel tesoretto deve arrivare ad altre situazioni.
In pole c’è Chiesa, ma è impossibile dimenticare altre piste come Sorloth e Soulè. Il primo è più concreto del secondo che, per adesso, conserva esclusivamente la sua volontà di venire a Roma. Le parti – inteso come club – sono ancora lontane. Una distanza che deve risolversi non solo in funzione dell’argentino: i giallorossi devono avere la liquidità sufficiente per poter dare a De Rossi le pedine che cerca. Questa necessità passa anche (e sopratutto) dall’immediato futuro di Tammy Abraham.