La Spagna vince gli Europei ed è campione d’Europa dopo la vittoria contro l’Inghilterra. Nel giorno della vittoria di Carlos Alcaraz a Wimbledon, la Spagna batte 2-1 l’Inghilterra nella finalissima di Berlino e suggella un percorso perfetto. Il ruolino recita 7 vittorie in 7 partite senza mai avere bisogno dei rigori. Solo i supplementari ai quarti contro la Germania. Poi un percorso che l’ha resa la più forte con distacco rispetto a tutte le altre. Per gioco espresso, per qualità dei singoli, per organizzazione e chiarezza di transizione. Un dominio dimostrato dal girone contro Italia, Croazia e Albania, poi eliminando in serie Georgia, Germania e Francia.
Stavolta la finale, con gli inglesi sconfitti per la seconda volta in una finale dopo quella a Wembley contro l’Italia, 3 anni fa. Dopo un primo tempo ricco di capovolgimenti di fronte ma avaro di vere e proprie occasioni nitidi, la svolta nella ripresa. A 80 secondi dalla ripresa delle ostilità, quando la Spagna si vedeva priva di Rodri, uscito per infortunio, ecco spuntare Niko Williams per la rete che rompe l’equilibrio. Il gol che ha sbloccato la situazione lo hanno segnato proprio gli iberici, grazie ad uno strappo di Lamine Yamal che parte da destra e rientra sul mancino per offrire a Nico Williams, dall’altra parte, un destro da incrociare in corsa facilmente.
Le parate di Pickford tengono in piedi l’Inghilterra, risvegliatasi solo dopo i primi due cambi di Southgate. In attacco fuori Kane, non al meglio e di gran lunga sottotono, e il centrocampista Mainoo per Watkins, eroe della semifinale, e Cole Palmer. Saranno proprio questi due a confezionare il pareggio (1-1) intorno alla mezz’ora della ripresa, su un’azione iniziata da Bellingham, proseguita a destra da Bukayo Saka, e rifinita con la sponda dell’attaccante dell’Aston Villa per il mancino rasoterra a giro da fuori area proprio di Palmer, imprendibile per Unai Simon. È il gol che galvanizza gli inglesi e sembra spostare gli equilibri. Si rivelerà solo un’illusione…
Poco dopo infatti Yamal ha la palla del potenziale 2-1, ma il suo mancino trova la grande riposta di Pickford. La gara sembra andare verso i tempi supplementari ma è proprio in questo momento che la Spagna aumenta il baricentro alla ricerca del gol vittoria. Non a caso la rete decisiva arriva a pochi minuti dal ‘90, grazie al tocco sottomisura dell’attaccante della Real Sociedad, Mikel Oyarzabal (subentrato a Morata). Sul cross di Cucurella dalla sinistra dopo l’ennesima azione da manuale costruita da una grande Spagna, la zampata al limite dell’offside che vale il 2-1 all’86’. Infine, il salvataggio sulla linea di testa di Dani Olmo sull’assedio finale spezza le ultime speranze inglesi. Per le Furie Rosse è il quarto titolo assoluto.
SPAGNA-INGHILTERRA 2-1
Marcatori: 47′ Williams (S), 73′ Palmer (I), 86′ Oyarzabal (S)
SPAGNA (4-2-3-1): Unai Simon; Carvajal, Le Normand (83′ Nacho), Laporte, Cucurella; Rodri (46′ Zubimendi), F. Ruiz; Yamal (89′ Merino), Dani Olmo, Williams; Morata (67′ Oyarzabal). A disp. Raya, Remiro, Vivian, Joselu, Ferran Torres, Grimaldo, Baena, Jesus Navas, Fermin Lopez. All. de la Fuente.
INGHILTERA (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi, Shaw; Mainoo (70′ Palmer), Rice; Saka, Foden (89′ Toney), Bellingham; Kane (61′ Watkins). A disp. Ramsdale, Henderson, Alexander-Arnold, Trippier, Konsa, Dunk, Gallagher, Gordon, Bowen, Eze, Gomez, Wharton. All. Southgate.
Arbitro: Letexier (Francia).
Ammoniti: Dani Olmo (S); Kane, Stones (I).
Espulsi: nessuno.