La Coppa Italia rischia clamorosamente di portare via audience al festival di Sanremo. Per questa ragione la Rai ha deciso di posticipare la rassegna canora di 7 giorni. Non più dunque la canonica prima settima di febbraio, ma la seconda: invece che dal 4 all’8 febbraio si slitterà dall’11 al 15. Uno slittamento che causa una serie di conseguenze a catena. Il motivo principale, tuttavia, sono i quarti di finale della competizione casalinga, trasmessi in esclusiva da Mediaset, che andrebbero sicuramente a sottrarre pubblico allo storico programma che quest’anno condurrà Carlo Conti, dopo i 5 festival consecutivi sotto la guida di Amadeus.
Nei giorni scorsi l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, non aveva risparmiato criticato alla Lega Serie A. Oggetto del j’accuse l’aver fatto coincidere le date della Coppa Italia con quelle di Sanremo. Una scelta che metterebbe in seria minaccia la programmazione dell’azienda di viale Mazzini. Non a caso, una volta preso atto delle date della coppa, gli esperti Rai hanno subito studiato proiezioni per capire che impattato ci sarebbe stato sull’audience del primo canale. E dai risultati ipotetici sulla concorrenza tra Festival e calcio ne è emersa una sensibile diminuzione degli ascolti (a prescindere dalle squadre coinvolte) e, dunque, delle entrate pubblicitarie.
Onde evitare ciò, la manifestazione canora più famosa d’Italia è stata posticipata di una settimana. Non sarà comunque una settimana senza calcio. Tra l’11 e il 15 saranno in programma le gare di Champions League durante la settimana (un’esclusiva Sky a pagamento) e soprattutto ci sarà il rischio di incrociare il derby d’Italia tra Juventus e Inter. Questa sfida sarà invece un’esclusiva DAZN, e pertanto dovrebbe essere messa in programma per la domenica sera. Poi però bisognerà vedere gli impegni di coppa, e non è da escludere che anche questo big match possa essere anticipato al sabato sera, proprio in concomitanza con la serata finale del Festival.
Insomma, come riportato dal Secolo XIX, c’è il serio pericolo che il calcio tolga una buona fetta di ascoltatori alla programmazione Rai. La prima conseguenza riguarda il settore alberghiero. Le strutture, già esaurite per quella data, dovranno riorganizzare le prenotazioni. Lo slittamento impatterà inoltre sulla “cittadella del Festival” e altri eventi collaterali. E gli stessi contratti degli artisti potrebbero essere soggetti a variazioni. La questione, pertanto, dovrà essere sottoposta all’attenzione dell’amministrazione Rai. Dal canto suo, Walter Vacchino – proprietario dell’Ariston – dice: “Basta che ci dicano quando vogliono farlo e noi siamo pronti. Per una timana prima o dopo le porte restano aperte”