Quando lunedì si è presentato all’aeroporto di Fiumicino tra i giornalisti presenti nessuno ci credeva. Intendiamoci: il responsabile dell’area tecnica di una squadra, quello che un tempo chiamavamo DS, che va ad accogliere un nuovo acquisto non è certo una novità. Ma nel caso di Florent Ghisolfi lo è stato eccome. Il motivo? Semplice. Nessuno prima di allora lo aveva mai visto dal vivo se non proprio quando era arrivato a sua volta sempre a Fiumicino ad inizio giugno scorso.
Da allora poi nessuna intervista, nessuna dichiarazione ufficiale, niente di niente. Soltanto poche righe sul sito ufficiale per descriverne il suo curriculum e il benvenuto di rito. Dopodiché il silenzio totale. Per chi segue le vicende giallorosse il che non è poi una novità considerando che i Friedkin – anche loro mai protagonisti della comunicazione – da sempre hanno mantenuto questa linea. Figuriamoci che nemmeno il ritiro in corso a Trigoria è stato annunciato dai canali ufficiali della società ai tifosi. Insomma, Ghisolfi, proseguendo su questo copione, si è calato appieno nella parte.
Perché la presenza di Ghisolfi a Fiumicino è stata una notizia
Ecco allora che vederlo lì – chi scrive era presente all’aeroporto – già di per sé ha rappresentato una notizia. Tutti sanno che era a Fiumicino con la mamma, quasi come fosse un viaggiatore qualunque. E, come tale, stava aspettando qualcuno in arrivo. Chi? Le proprie figlie, in arrivo sempre dalla Francia come Le Fee. Di per sé tutto questo è stato un po’ insolito ecco, soprattutto se si parla di top club di calcio. L’idea che personalmente mi ha dato – ma potrei sbagliarmi ci mancherebbe – è stata quella di qualcuno che probabilmente non si aspettava di vedere un gruppo così nutrito di giornalisti ad attendere il neo-acquisto giallorosso.
Un aspetto che lui stesso ha voluto sottolineare in quelle pochissime battute che ci ha rilasciato. Del resto, inevitabilmente, tutti noi lo abbiamo subito raggiunto se non altro perché, ripetiamo, dal vivo Ghisolfi non si era mai fatto vedere. Dal sorriso scambiato con la mamma, alla sua prima risposta data ai cronisti quasi a voler mettere subito avanti le mani “non sono qui per rispondere a domande“, la prima immagine che abbiamo avuto su Ghisolfi è stata quella di un Dirigente riservato, di uno che non ama – forse – mettersi troppo sotto la luce dei riflettori preferendo le quinte al palcoscenico. Ma quando si è chiamati a rappresentare una società così grande non sempre è cosa facile da fare.
Sul mercato la linea (per ora) è la stessa: nessuna parola, nemmeno sui nuovi acquisti
Lunedì scorso, non a caso, dopo aver rilasciato due parole, due di numero, su Le Fee (“sfortuna” ha voluto per lui che tra i giornalisti ce ne fosse uno che parlava francese che lo ha incalzato con una domanda diretta), è uscito dal terminal lasciando soltanto la mamma ad aspettare le nipoti. Scelta personale di non parlare con la stampa? Decisione presa con la società? O forse entrambe? Sta di fatto che, ad oggi, nessuno del mondo Roma ha rilasciato interviste ufficiali sul mercato.
Nemmeno sui nuovi acquisti, da Sangaré a Le Fee per l’appunto. La linea è chiara: bocche cucite, poche parole tutte affidate esclusivamente ai social, qualche immagine o video sempre per i social ma niente di più. E se per quanto riguarda le trattative in corso è cosa comune a tutte le società – ma c’è comunque qualche eccezione – almeno per chi è stato comprato un’eccezione si potrebbe pure fare. E invece no.
“Nessuna parola di Ghisolfi su Le Fee: perché?”
Ad esempio: perché non organizzare una conferenza stampa per presentare il calciatore ai tifosi? Magari verrà fatto – per ora è stato caricato soltanto un video su YouTube – tuttavia per il momento non c’è traccia di una decisione in questa direzione. Il che sarebbe utile, in ottica di una possibile presenza di Ghisolfi, per spiegare meglio, tra le altre, le ragioni che hanno portato all’acquisto del centrocampista, di certo un profilo che conoscevano in pochi ma che è costato per contro parecchio.
Sia chiaro: se la società si è mossa così con decisione su di lui è perché evidentemente sono sicuri al 100% del suo valore, altrimenti un esborso del genere sarebbe difficile da spiegare. Per quanto riguarda Le Fee, al di là delle frasi di rito, Ghisolfi non ha però aggiunto ancora nulla. C’è da dire che sui social tutto questo silenzio non piace ad una parte dei tifosi che nei commenti ai vari post chiedono più comunicazione da parte della società. Che però non sembra essere disposta a cambiare strategia d’azione.
La strategia del silenzio
Insomma, nemmeno l’inizio della campagna acquisti ha smosso la Roma dalla sua linea. Basti pensare che i giallorossi sono tra i pochi che non hanno svolto nemmeno una conferenza di presentazione della stagione tanto per portare un altro esempio. In ogni caso – giusta o sbagliata che sia – la società dei Friedkin va avanti per la sua strada. Tanto, alla fine, tutti questi discorsi se li porterà via il vento. A patto ovviamente di raggiungere i risultati che i tifosi si aspettano. Intanto, ve lo abbiamo detto ieri, il piano di Ghisolfi è partito: per il dove non ci resta che attendere le prossime mosse.