Un autentico fiume in piena. Queste il titolo più adatto per commentare le parole che Leonardo Bonucci ha rilasciato all’intervista al podcast ‘Passa dal Bsmt‘ di Gianluca Gazzoli. L’ex capitano della Juventus, che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo dopo le ultime due esperienze prima in Germania all’Union Berlino e poi in Turchia al Fenerbache, è voluto tornare su quello che è successo la scorsa estate e che, di fatto, l’ha costretto a lasciare la Juventus.
“Io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così, è stata una manifestazione di un singolo che non meritavo. Mi sembrava quasi uno scherzo”, ha esordito l’ex numero 19 bianconero. Pur senza mai nominarlo, ovviamente, il riferimento è a Massimiliano Allegri, con il quale il giocatore aveva ormai un rapporto del tutto compromesso.
Bonucci lancia la frecciata: “I tifosi della Roma non mi hanno voluto perché…”
“Mi sono ritrovato con Giuntoli che era appena arrivato e quindi non aveva possibilità di fare diversamente e mi ha detto ‘Guarda, non sei più nei piani. Sei fuori rosa: è stato un gioco di potere”, ha aggiunto il campione d’Europa con la Nazionale ad Euro 2020. Furono settimane molto tese tra la Juventus e il difensore che minacciò anche una querela per mobbing mai sporta.
Ma durante l’intervista Bonucci ha anche parlato di quello che sarebbe potuto essere il suo futuro. Dopo l’addio alla Juventus il difensore passò all’Union Berlino, salvo poi interrompere la sua esperienza in Germania dopo pochi mesi. E lì venne accostato alla Roma. Fu una esplicita richiesta di José Mourinho che lo avrebbe voluto per la seconda parte del campionato, ma poi la trattativa saltò. “L’anno scorso il passaggio alla Roma è saltato perché i tifosi dicevano “no, uno juventino con la maglia della Roma non si può vedere”, ha detto Bonucci.
L’ex difensore ha poi aggiunto: “Io sono sempre stato juventino, ma quando scendo in campo gioco per la maglia che indosso. Se gioco contro la Juventus tiro indietro il piede o non do tutto? No, siamo dei professionisti“.
Ai tempi anche lo stesso Special One aveva ipotizzato, in modo sibillino, che il trasferimento fosse saltato per la volontà di una parte della tifoseria: “La mia è un’opinione personale: io dico sempre due cose, il cuore di un club sono i tifosi. Ma ci sono le proprietà e le strutture che sono sovrane. Le decisioni sono di chi è sovrano. E quando tu fai qualcosa che piace molto ai tifosi alimenti quella passione, quando fai il contrario secondo me non si deve fare e più di questo non posso dire”.
Ovviamente le parole dell’ex capitano della Juventus scateneranno polemiche. Si attende ora la reazione dei tifosi giallorossi.