Roma, Enzo Le Fée è il giocatore che serviva? Lo spunto di riflessione

Il primo, vero, acquisto della Roma per quanto riguarda la prima squadra è Le Fée: una scelta che ha fatto discutere in molti

Giulio Benatti -
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Enzo Le Fée in azione con la maglia del Rennes – instagram (romaforever.it)

 

Finalmente la Roma può arricchirsi di un giocatore come Enzo Le Fée, primo vero acquisto di Florent Ghisolfi per quanto riguarda la prima squadra. Una scelta che, in realtà, per una serie di ragioni, desta più di qualche comprensibile perplessità nel popolo romanista. È il giocatore giusto? Serviva davvero per il centrocampo? Non c’erano altre priorità prima di dover spendere 23 milioni su un nome di “secondo” piano? Tutte domande lecite a cui ovviamente qualcuno avrà senz’altro cercato di rispondere prima di concretizzare l’affare. Daniele De Rossi in primis. Certo è che Le Fée – ad oggi – resta pressoché uno sconosciuto per il calcio italiano.

Ma l’importante è non pensare che l’acquisto sia stato fatto alla leggera, tanto per prendere qualcuno. O per dare un nome alla piazza. Anche perché Le Fée sembra il tipico giocatore che potrebbe aumentare il proprio valore nel tempo, in prospettiva di una futura vendita. In quest’ottica deve essere inquadrato l’investimento. Ma al di là delle inevitabili questioni di natura finanziaria, un centrocampista alla Roma serviva davvero. E il francese sembra avere le caratteristiche che mancano dall’addio di Henrikh Mkhitaryan, seppur non possa ancora essere considerato il nuovo Nainggolan. Insomma, non sembra quel mastino in grado di risalire la corrente e ribaltare il fronte del gioco…

Ovvio che la cifra versata al Rennes per portarlo all’ombra del Colosseo non è irrilevante. Tutt’altro. È una spesa che potrebbe pregiudicare le future operazione o addirittura risultare superflua per un giocatore di queste caratteristiche. Dubbi legittimi, come poc’anzi ribadito, sia chiaro, ma non necessariamente in linea con le esigenze della squadra. Perché a prescindere dalle risorse limitate di Ghisolfi, se la scelta è ricaduta sul francese un motivo valido ci sarà. E anziché attendere l’affare perfetto, cioè un altro candidato più in linea con le esigenze tattiche della Roma, puntare con decisione su Le Fée è indice della chiara fiducia che la dirigenza ha verso questo centrocampista.

Le Fée, in definitiva, ha età e prospettive che torneranno sicuramente utili alla Roma. Al di là del fatto che fosse un nome conosciuto o meno nel Belpaese. L’importante, comunque, è sopperire alle lacune che ancora rimangono. E la tempistica con cui si è chiusa l’operazione è già un buon motivo di soddisfazione. Tra fine prestiti e cessioni di elementi non riconfermati, difatti, di zone su cui intervenire ce ne sono parecchie. Ma siccome le partite si vincono a centrocampo, come recita un vecchio adagio del calcio, iniziare subito da quella zona era probabilmente doveroso. Speriamo con tutto il cuore non si riveli solo un nuovo Renato Sanches…