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Calciomercato Roma, il piano di Florent Ghisolfi è partito: ma per dove? La riflessione

Sul punto di essere criticato per lo stallo del calciomercato, Ghisolfi porta a Roma il primo colpo in ottica prima squadra…

 

Finalmente la Roma non versa più nell’immobilismo per quanto riguarda l’attuale campagna di rafforzamento, e in questa fase di calciomercato – grazie anche a Florent Ghisolfi – può contare su di un nuovo centrocampista. L’inizio di un’oculata serie di colpi o solo un acquisto solitario? Presto per dirlo, ovviamente. Di certo, con l’arrivo di Le Fée la strada tracciata dal club è quella che si sta battendo dal termine della scorsa stagione. Lo si evince interpretando gli ultimi arrivi. Perché contando i due acquisti finora effettuati, mettendoci dentro anche Buba Sangaré, dunque, la dirigenza giallorossa sembra proprio aver indicato la linea da seguire, oltrepassare la quale non sarà cosa facile.

L’operazione Le Fée va letta in questo senso. Sicuramente garantisce maggiore qualità all’organico romanista, soprattutto nel mezzo. Zona, questa, fondamentale che necessita di tutte quelle qualità imprescindibili che in fin dei conti ti fanno vivere le partite: come visione, transizione e pressing. Cose che Le Fée sa fare a discreti livelli. Ma al di là di questo aspetto prettamente sportivo, interessante è l’idea in sé che – come detto in precedenza – vanno ricercando tutte queste trattative. Si persegue lo svecchiamento della rosa in favore di una nuova gestione in grado di rompere totalmente col passato. Un passato ingombrante, che ha in Tiago Pinto e José Mourinho i due principali artefici.

Ecco perché le ultime operazioni di mercato stanno seguendo questa linea di pensiero. A tal riguardo, basta analizzarne i prospetti sbarcati negli ultimi tempi a Trigoria. Baldanzi prima, Angeliño a fine campionato, Le Fée adesso: per questi il dato anagrafico spicca ancora prima di ogni discorso tecnico-tattico. In contemporanea, giocatori dall’indubbio appeal ma dall’età e costi importanti hanno lasciato la squadra. I nomi in questo caso sono facili da ricordare, basti solamente citare Spinazzola e Llorente, a titolo d’esempio. Giocatori che rientravano nella politica passata di quell’instant team pronto alla vittoria fin da subito ma inadatto nel medio-lungo periodo.

Questo, fondamentalmente, il messaggio che la società sta mandando da qualche mese a questa parte. Una programmazione a lunga scadenza che punti su calciatori di proprietà, di prospettiva e utili ad alimentare laute plusvalenze nelle rivendite future. La parola d’ordine sembra ormai quella di mettere a posto i conti… in pratica. La strada è chiaramente questa e ciò non vuol dire che qualcuno non rispondente a questa logica non possa arrivare. Arriverà, e più di uno probabilmente. Ma saranno solamente colpi last minute o affari di calciomercato irrinunciabili su cui Ghisolfi scorgerà la grande occasione per la Roma. Sostanzialmente, delle eccezioni al camino che ormai si è deciso di percorrere.

Giulio Benatti
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