Francesco Totti sta avendo una seconda giovinezza. L’età dell’oro del Capitano per antonomasia coincide con gli Europei. L’ex centravanti si ritrova a commentare le vicissitudini delle squadre di calcio, ma con la collaborazione di Bettson.sport, di cui è testimonial, si lascia andare anche ad altre rivelazioni.
Una succulenta riguarda gli anni relativi alla leva militare. Totti è stato chiamato sotto le armi come quasi ogni giovane della sua generazione. Era già un calciatore della Roma, a 21 anni c’era Zeman, e il numero 10 (allora ancora agli albori o quasi rispetto a quel che avrebbe fatto dopo) aveva la settimana piena. Si allenava e poi andava a dormire in caserma.
Fino al venerdì, poi partiva in ritiro con la squadra. “La settimana finiva subito”, racconta ridendo. Il numero 10 non poteva vivere la sua giovinezza appieno, ma è stato ugualmente un periodo formativo per lui. Lo ricorda sempre con molta ironia e quando gli altri gli chiedono se fosse tra i giovanissimi giallorossi lui risponde alla sua maniera: “Macchè, avevo quasi finito”.
Come dire che si muoveva già al pari di un veterano. Totti è sempre e comunque un campione, anche per quel che riguarda la simpatia. Il Capitano per antonomasia non perde un colpo e i tifosi lo ringraziano per questo: la capacità di riuscire a farsi voler bene nonostante abbia smesso di giocare a calcio da tempo. Certe doti non si imparano sul campo: sono innate.
Totti, oltre a una tecnica sopraffina, dimostra di avere (ancora) una simpatia senza pari. L’appuntamento è al prossimo video, ma stavolta senza intoppi e parlando di calcio. Dal cucchiaio al mortaio il passo è breve, ma si è trattato soltanto di una parentesi. L’attesa ora è finita: Totti continua a fare quel che gli riesce meglio. Vivere con il pallone al proprio fianco.