La Roma riparte da Pietralata. Lo stadio si farà lì, dove si era già deciso mesi fa. I rallentamenti al progetto, e quindi ai lavori, sono frutto di una serie di ricorsi presentati dai residenti. I quali, per diverso tempo, hanno impedito i rilievi alla società giallorossa rallentandone l’iter procedurale: ecco spiegato il motivo delle lungaggini sul progetto di lavoro iniziale. Ora le indagini sulla fattibilità possono procedere in maniera spedita.
Significa che le prime constatazioni – tutt’altro che amichevoli – tra Comune e residenti di Pietralata sono andate a buon fine. Adesso non resta altro che ricominciare a lavorare. I cantieri, dopo la rassicurazione di Roma Capitale in merito ai ricorsi effettuati dai cittadini contrari all’impianto sportivo, sono stati riaperti ed è entrato in gioco uno strumento dal nome curioso: “penetrometro”.
Roma, avanti con il nuovo stadio
Al di là della facile ironia che suscita una parola simile, è l’accessorio che determina la resistenza dei terreni quando vengono sottoposti a stress o lavori di vario genere. Con questo la Roma attesta che la zona dove andrà a lavorare è in condizioni ottime. Pronta per essere sottoposta a sollecitazioni. Ulteriore prova che i giallorossi sono nel giusto.
Anche l’iter procedurale sta andando secondo i tempi previsti. Una snellita al meccanismo è stata data anche grazie alla telefonata di alcune settimane fa tra il CEO dei giallorossi, Lina Souloukou, e Roberto Gualtieri. Unità di intenti su tutta la linea. Plauso anche da parte di Onorato ai Grandi Eventi. La Roma, quindi, procede spedita verso quella che sarà la sua nuova casa. Prima di settembre verranno registrati altri dati e i cantieri serviranno per gettare le basi su come impostare i lavori.
Le tempistiche aggiornate
La prima pietra del nuovo stadio dovrebbe – stima da prendere con le pinze – essere posata entro il 2025. I primi mesi dell’anno nuovo al più tardi. Il motivo è uno solo: cercare di tenere fede al progetto iniziale che voleva la fine del nuovo stadio nel 2027. Centenario dell’Associazione Sportiva Roma. Opera che, se si riesce a concretizzare, diventerebbe un fiore all’occhiello anche per la città di Roma. Iter che ha incoraggiato anche la Lazio: Lotito, infatti, avrebbe parlato con Gualtieri e Onorato per un progetto al Flaminio.
Se per i biancocelesti sono ancora colloqui interlocutori, la Roma è pronta a iniziare i lavori. I cantieri ci sono e vengono (ri)aperti con la consapevolezza che chi ha presentato ricorso – respinto – dovrà anche pagare le spese processuali. Non ci sarebbero stati elementi sufficienti per opporsi alla costruzione di quest’opera che dovrebbe, stando al progetto iniziale, garantire anche centinaia di nuovi posti di lavoro. Pietralata si prepara a cambiare volto.