A pochi giorni dall’inizio del ritiro pre-campionato i giallorossi sembrano pronti ormai a chiudere il primo colpo in entrata. Nelle ultime ore i contatti tra la società e il club bianconero si sono intensificati e tutto lascia presupporre ad un affondo di Ghisolfi a stretto giro. Anche la cifra è stata svelata: circa 25 milioni. E De Rossi potrà così contare sul primo innesto per la sua squadra. La domanda da farsi è allora la seguente: è davvero Federico Chiesa l’uomo giusto per questa Roma?
Il dibattito, che in realtà va avanti da giorni, si è acceso nuovamente stamattina proprio perché la Juventus sembrerebbe aver scoperto le proprie carte mettendo il ragazzo sul mercato. Il prezzo però non è proprio irrisorio: comprare lui per la Roma significherebbe utilizzare buona parte del budget a disposizione per puntellare l’attacco. Dunque è lecito interrogarsi circa la bontà, complessiva, dell’operazione. Cerchiamo allora di capire pro e contro di quella che sembra ormai una trattativa proiettata verso la dirittura d’arrivo.
Chiesa come Dybala: scaricati dalla Juve, a Roma per il rilancio
L’acquisto dell’esterno azzurro ricorda molto da vicino quanto accaduto con Paulo Dybala, altro nome che peraltro tiene banco in casa Roma in queste ore (oggi forse ci sarà l’incontro con la società). Abbiamo infatti un altro giocatore scaricato dalla Juve – la Joya andò in scadenza mentre Chiesa ha un altro anno di contratto – in cerca di riscatto. La piazza di Roma, s’intende, può garantire all’attaccante ex viola un posto da titolare, magari ricomponendo proprio la coppia offensiva già osservata a Torino.
Le riflessioni da fare semmai sono tutte in casa giallorossa: perché se è vero che le qualità tecniche sono indubbie, a destare qualche perplessità è la “resa” effettiva sul campo del calciatore. Non è un mistero infatti che Chiesa, dopo l’infortunio, non sia più tornato ad altissimi livelli e anche volendo considerare l’Europeo come una prova non attendibile (vista la disfatta generale) comunque qualche dubbio sul suo reale valore oggi resta. Giusto o sbagliato dunque comprare il calciatore? Perché se Dybala arrivò a zero qui c’è invece da mettere mano al portafogli.
Perché comprare Chiesa e perché no: l’analisi
Notizia di poco fa, la Juventus sembrerebbe aver fissato il prezzo per il proprio ex gioiellino come detto: 25 milioni di euro. La cifra però potrebbe anche essere rivista al ribasso, arrivando cioè ai 20 di cui si era parlato fino a ieri sera, magari più bonus. Il motivo è semplice: come detto il prossimo anno il calciatore andrà a scadenza e dunque si paventa la possibilità per i bianconeri di perderlo a zero. E’ pur vero però che recentemente la Juve è stato disposto a perdere a parametro anche alcuni big come lo stesso Dybala e recentemente Rabiot. Non è da escludere dunque che la Juve rimanga ferma sulla propria posizione.
Il primo ragionamento da fare riguarda allora proprio il prezzo del cartellino. Chiesa vale 25 milioni? Sì se pensiamo al calciatore che è stato e che potrebbe ritornare considerando che ha ancora 26 anni (27 ad ottobre, ndr), probabilmente no se pensiamo al suo recente rendimento. Motivo per cui, è inutile girarci attorno, la Juventus lo sta scaricando. Legato a questo, ci sono i timori per la sua tenuta fisica. La Roma si ritroverebbe infatti non più con uno, ma con due calciatori sui quali non poter fare affidamento per l’intera stagione visti i frequenti stop. Chiesa proprio come Dybala. E il paragone ritorna.
Le presenze di Chiesa con la Juve: i numeri
Federico Chiesa arrivò alla Juventus dalla Fiorentina per circa 60 milioni complessivi con una formula d’acquisto improntata su un prestito con obbligo di riscatto e la cifra spalmata su più anni. Nel primo anno in bianconero per lui 30 presenze in campionato e 8 gol, 4 quelle in Coppa Italia (2 gol), 8 in Champions (4 gol); male invece lo score nei due anni successivi complici vari infortuni: 18 presenze totali nel 2021-22 (4 gol), 33 l’anno seguente, ma solo 21 in campionato. Quest’anno poi il rientro più o meno a regime, con 33 partite giocate e 9 reti in campionato alle quali sommare le 4 sfide disputate di Coppa Italia arricchite da un gol segnato (la Juve non ha disputato coppe europee nell’ultima stagione, ndr).
Forse il miglior momento per comprarlo
Tirando le somme, considerando pro e contro del possibile acquisto, è inutile negare che se la scelta della Roma è ricaduta proprio su Chiesa il momento giusto per prenderlo è ora. Se mettiamo da parte per un attimo il tifo per la Nazionale e la rabbia per la figura meschina fatta all’Europeo, in ottica giallorossa l’impegno in Germania non ha fatto alzare il prezzo per l’esterno cosa che sarebbe sicuramente avvenuta in caso di exploit con l’Italia. Nonostante tutto poi nell’ultima stagione, 9 gol a fronte di 33 presenze in campionato Chiesa li ha comunque portati a casa come visto. Verrebbe allora da dire: se non ora, quando?
Come cambierebbe l’attacco con Chiesa
Nella giornata di ieri ci siamo occupati del tanto, tantissimo lavoro che c’è da fare in casa Roma sul fronte dell’allestimento della rosa. Questo l’11 titolare al momento, non certo il massimo. Con Chiesa chiaramente De Rossi potrebbe contare su un titolarissimo, avendo poi El-Shaarawy con prima alternativa. L’idea è quella, probabilmente, di allestire un tridente insieme a Dybala e alla nuova punta centrale che come caratteristiche – visto i nomi emersi – sembrerebbe essere un centravanti più “vecchia scuola”, anziché uno rapido e di movimento. Uno alla Dzeko, per intenderci. Chiudendo sull’esterno bianconero, qualora dovesse arrivare a Trigoria, DDR dovrà però essere bravo a sfruttarne le caratteristiche, allestendo cioè un gioco in grado di concedergli le ripartenze a campo aperto, la vera arma letale di Chiesa. Cosa che alla Juve, per un motivo o per un altro, non sono stati quasi mai in grado di garantirgli.