Cafu è, senza ombra di dubbio, uno dei calciatori che sono entrati maggiormente nel cuore dei tifosi durante gli anni di permanenza a Roma. Per l’esterno destro brasiliano, infatti, le prestazioni in maglia giallorossa sono state esaltanti durante gli 8 anni di permanenza fino al 2003. Cafu è stato uno degli artefici dello storico terzo scudetto della Roma nel 2001. Negli occhi di tutti c’è ancora lo splendido sombrero fatto a Pavel Nedved durante un derby fra Roma e Lazio.
Ma Cafu ha rappresentato tanto non solo per i tifosi della Roma, ma anche per tutti quelli che amano il calcio. Si tratta, infatti, di uno dei terzini più forti della storia del calcio. Il brasiliano ha ancora oggi il record di presenze con il Brasile. Cafu ha arato i campi di tutto il mondo e ha vinto qualsiasi cosa con la maglia del Milan e del Brasile, oltre allo scudetto a Roma. Inoltre, è l’unico giocatore della storia a essere sceso in campo in 3 finali consecutive dei Mondiali, vincendone 2 (Usa 1994 e Corea e Giappone 2002).
L’appellativo con il quale è universalmente riconosciuto è quello di “pendolino“. La velocità sulla fascia e la sua resistenza a ogni tipo di sforzo fisico sono le caratteristiche che sono valse a Cafu questo appellativo.
Il consiglio di Cafu a Ghisolfi: “Roma, prendi Wesley!”
Nelle ultime ore si è parlato di un interessamento della Roma per il giovane esterno offensivo brasiliano del Corinthians Wesley Gassova. Il classe 2005 si è messo in mostra in Brasile, segnando anche 5 gol fra i “grandi”. Su di lui sarebbe forte l’interesse di parecchi club europei, fra i quali Chelsea, West Ham, Nizza e Roma.
Sulle pagine de ‘Il Messaggero’, Cafu ha consigliato vivamente la Roma sul baby talento brasiliano: “Roma, prendi Wesley dal Corinthians. È un esterno sinistro bravissimo. Lui sarà la nostra prossima gioia. Ecco perché dico alla Roma di prenderlo. Senza dubbio, consiglio lui“.
Cafu, inoltre, ha parlato di Daniele De Rossi in termini entusiastici: “Sta facendo davvero molto bene. Io non posso che dirgli ‘in bocca al lupo Mister De Rossi’“.