Fabio Capello (RomaForever.it)
Il 78enne ex calciatore e allenatore italiano Fabio Capello ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento del calcio italiano, soffermandosi anche nello specifico sulla Roma del tecnico Daniele De Rossi. Lo ha fatto sulle pagine della Gazzetta dello Sport nelle ultime ore. Parole abbastanza pesanti sull’inizio del mercato giallorosso.
Da qualche settimana è arrivato nella Capitale l’ex direttore sportivo del Nizza Florent Ghisolfi. Per il giovane dirigente transalpino i prossimi 2 mesi saranno fondamentali per mettersi subito alla prova in una finestra di calciomercato decisiva.
Le partenze di Lukaku e Azmoun in avanti, la non riconferma di Spinazzola a sinistra e le voci di mercato sul conto di Dybala e Abraham stanno preoccupando tutto l’ambiente. Al momento di ufficialità ce ne sono poche e le prossime settimane diranno molto su quali calciatori saranno protagonisti in maglia giallorossa il prossimo anno.
Voci insistenti danno Enzo Le Fèe e Chiesa alla Roma nei prossimi giorni, ma le trattative dovrebbero andare ancora per le lunghe. Ma cosa ha detto Fabio Capello sulla situazione attuale del club giallorosso? Ecco le sue considerazioni.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato in generale del calcio italiano e si è soffermato direttamente e indirettamente anche sulla Roma di Daniele De Rossi. Stando all’opinione dell’ex tecnico di Milan, Roma e Juventus, la società giallorossa sarebbe ancora indietro. Il rafforzamento della rosa non è ancora partito e ciò potrebbe risultare controproducente alla perfetta riuscita a breve delle idee del giovane tecnico giallorosso.
Queste le parole di Capello in merito alla situazione attuale dei giallorossi: “La Roma di De Rossi mi sembra ancora da lavori in corso“.
Fra le tante considerazioni espresse, poi, c’è anche un consiglio ai tecnici che allenano le squadre italiane e, dunque, indirettamente anche a Daniele De Rossi. Le sue parole non lasciano spazio a troppi dubbi: “Spero che i tecnici italiani abbiano colto l’insegnamento principale dell’Europeo: più calcio verticale e meno possesso palla inutile“.