La Lega ha stabilito la ripartizione definitiva dei diritti tv riguardante la stagione 2023-2024. Se da un lato non ci sono grandi sorprese con le tre big Inter, Milan e Juventus che guidano questa speciale graduatoria, dall’altro la classifica finale del campionato scorso non rispecchia l’ordine dei proventi delle società. Questo perché il meccanismo di distribuzione delle risorse audiovisive commercializzate dalla Lega prevede un mix di criteri che tiene conto di diversi aspetti.
Nell’ultimo anno il totale delle risorse nette distribuibili ai 20 club è stato di quasi 1,1 miliardi, 54 in più della stagione precedente. Per la prima volta, nel 2023-24 è stato implementato un nuovo criterio, quello dei minuti giocati dai giovani calciatori, varato nel 2019 ma mai applicato: pesa per l’1,1% per un totale di 12 milioni. Di conseguenza la torta viene distribuita così: 50% in parti uguali; 28% in funzione dei risultati sportivi, di cui il 14% in base alla classifica (11,2%) e ai punti (2,8%) dell’ultimo campionato, il 9,33% in base ai risultati degli ultimi 5 campionati e il restante 4,67% secondo i risultati storici a partire dalla stagione 1946-47; 22% in proporzione al cosiddetto “radicamento sociale”, rappresentato per il 12,54% dagli spettatori paganti dal vivo certificati Siae, per l’8,36% dall’audience media delle dirette tv e per l’1,1% dal minutaggio dei giovani. Ma entriamo nel dettaglio.