Sandro Sabatini questa mattina ha rilasciato alcune dichiarazioni pesanti in radio sulla Roma. In particolare, il giornalista e conduttore sportivo non ha espresso parole al miele per alcune scelte societarie. Sabatini, però, ha difeso De Rossi, chiarendo che cosa serva alla squadra giallorossa per migliorare i risultati sportivi degli ultimi anni.
Il giornalista ha fiducia nelle abilità del tecnico giallorosso, fresco del rinnovo di contratto, ma la Roma dovrà essere in grado di farlo lavorare al meglio, dandogli massima fiducia sotto ogni punto di vista.
Fra 6 giorni la Roma si ritroverà a Trigoria per l’inizio del ritiro estivo, nonostante la rosa sia un vero e proprio cantiere aperto. Da qui alla fine del calciomercato, infatti, Florent Ghisolfi dovrà essere in grado di garantire al più presto a De Rossi i giusti elementi per fare in modo che il calcio dell’ex capitano giallorosso possa essere espresso al meglio.
Sandro Sabatini chiarisce cosa serva alla Roma fin da subito
Il giornalista e conduttore televisivo Sandro Sabatini ha espresso una posizione ferma e decisa in merito a cosa serve alla squadra giallorossa nell’immediato. Stando all’opinione del noto giornalista, la bravura di Daniele De Rossi potrebbe non bastare a risollevare la Roma nella prossima stagione.
Servirebbe, infatti, qualcosa di maggiormente concreto e diverso da parte della società. Ecco le sue parole rilasciate in radio nella trasmissione ‘Radio Radio Mattino’ su 104,5: “Gli allenatori hanno bisogno di confrontarsi, di essere accuditi da una figura dirigenziale. Credo che la Roma abbia bisogno di una figura del genere per accompagnare De Rossi nella sua prima esperienza da allenatore dall’inizio. Quando c’è il ritiro sembrano tutti forti, ma la realtà poi è diversa. La Roma ha bisogno di tanto per confermare e migliorare la posizione dello scorso anno“.
Daniele De Rossi, quindi, dovrebbe essere affiancato da una dirigenza forte e da almeno una figura che sappia guidarlo al meglio in quella che si presenta essere la sua prima grande esperienza in panchina a partire dal primo giorno di ritiro.