Quando Friedkin è arrivato a Roma con suo figlio, la piazza ironizzava affermando: “Ne vedremo di tutti i colori”. Adesso i colori tornano di moda nel dibattito di un’estate calda e senza grandi colpi di mercato. Almeno fino a questo momento. A tenere banco in un inizio luglio inedito è la felpa della tuta giallorossa che scandirà le presenze della squadra durante l’anno nei diversi luoghi simbolo della stagione.
Casa e trasferta insieme con determinati valori e tratti distintivi: a far discutere è stata la scelta di Adidas di creare una felpa giallo ocra e rosso pompeiano, sintetizzati con “vinaccia” e oro, accompagnata da un verde acqua tendente all’azzurro nella parte anteriore. Decisione che è stata presa malissimo dalla piazza.
La felpa non convince
Ricorda i colori della Lazio: tanto è bastato per far andare su tutte le furie il pubblico e i consumatori. Questo ha messo in allarme Adidas che ha provato a spiegare la scelta di un simile accostamento cromatico: il brand tedesco fa notare che il richiamo è quello di un noto murales nella Capitale. L’opera è a firma di Iena Cruz, altrimenti noto con il nome di Federico Massa che ha disegnato un airone di quel colore tendente al turchese in una creazione che troneggia dalle parti di via Ostiense. Contro l’inquinamento.
L’idea è partita da questo: ogni tipo di vestito omaggerà alcune zone simbolo della Capitale. Anche dal punto di vista cromatico. Poco importa ai tifosi che hanno già annunciato di voler evitare quel tipo di acquisto. La felpa, dunque, rischia di essere un flop. Se rimane invenduta, anche l’Adidas dovrà cercare di cambiare i piani per il futuro.
Adidas trema
Il rapporto tra il brand e la Roma, fino a questo momento, è stato impeccabile: le magliette andavano a ruba, specialmente quelle personalizzate per il Derby. Senza dimenticare la felpa rossa bordeaux con i dettali arancioni che portava De Rossi nelle prime apparizioni da allenatore. Una vera e propria chicca che ha “svuotato” il sito dell’Adidas a tempo di record. Ora – a distanza di pochi mesi – si rischia la reazione opposta. L’abito non fa il monaco, ma il tifoso sì. La felpa potrebbe diventare un gigantesco boomerang.