Lutto per l'amico fraterno di De Rossi Emanuele Mancini - (RomaForever.it)
Ci sono amicizie che nascono in campo e che durano nel tempo. E’ questo il caso di Emanuele Mancini e Daniele De Rossi, un rapporto sbocciato sul terreno da gioco e poi proseguito negli anni. E poco importa se in carriera le strade intraprese sono state diverse: come cantava Antonello Venditti infatti “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“. L’amore qui non c’entra nulla certo, ma l’amicizia sì.
DDR e Mancini sono rimasti sempre in contatto, oltre cioè il mondo del calcio. A lui De Rossi, tanto per fare un esempio, ha dedicato la sua centesima presenza in Nazionale. Fin quando poi i loro percorsi professionali si sono incrociati nuovamente. Oggi i due lavorano insieme: quando l’attuale allenatore giallorosso è stato chiamato a Trigoria per sostituire Mourinho non ci ha pensato su due volte, ed ha contattato subito il suo amico fidato, Mancini, per far parte del suo staff tecnico. Proprio come aveva fatto già in precedenza ai tempi della Spal.
La loro storia dicevamo è di lunga data. Amicizie così ne esistono tante ci mancherebbe, ma nel mondo del calcio non è poi così facile trovarne. I due si erano conosciuti ai tempi della Primavera della Roma. Era il 2000: in quella rosa c’erano altri nomi che poi hanno trovato fortuna anche in seguito, su tutti Simone Pepe e Cesare Bovo giusto per fare due esempi. E tra loro figuravano per l’appunto proprio un giovane De Rossi, appena 17enne, ed Emanuele Mancini, di un anno più grande.
Le loro strade calcistiche, di lì in avanti, si separeranno e sul campo i due, che nel frattempo erano diventati amici oltre che semplici compagni di squadra, non si rivedranno più. Di certo non c’è bisogno di parlare della carriera di De Rossi fino ad oggi, discorso differente invece per quanto riguarda Mancini che, di fatto, ha mancato l’affermazione a grandi livelli. Per lui, dopo l’esperienza in giallorosso, tanta serie D ma comunque un approdo tra i professionisti a fine carriera, con la Lupa Roma, in Lega Pro. In più la soddisfazione di essere stato convocato, tornando ai tempi della Roma, per una partita di Coppa Italia ai tempi di Capello.
Per l’attuale tecnico della Roma, la figura di Emanuele Mancini è davvero importante. Nel 2015, quando DDR tagliò il traguardo delle 100 presenze con la maglia azzurra, decise di dedicare proprio a lui quell’importantissimo risultato raggiunto, di certo comune a pochi calciatori. “E’ uno dei miei due migliori amici” – disse chiaramente De Rossi – “una delle persone migliori che abbia mai incontrato nella mia vita”.
Se dunque il calcio giocato non li ha più visti insieme dopo Trigoria – “è stato molto sfortunato, gli infortuni gli hanno segnato la carriera. Magari a quest’ora sarebbe stato al mio posto”, disse DDR a quel tempo – diverso è stato il percorso intrapreso fuori dal campo. Sì perché già ai tempi della Spal De Rossi aveva deciso di chiamarlo in qualità di suo collaboratore tecnico e la storia si è ripetuta pochi mesi fa sulla panchina della As Roma, quando l’ex giallorosso è stato scelto per sostituire Mourinho. Da Roma a Roma dunque. Sono passati esattamente 24 anni ma i due amici sono ancora lì.
Il nome di Emanuele Mancini è tornato al centro delle cronache sportive giallorosse in queste ore, purtroppo però non per questioni calcistiche. La Roma infatti questa mattina ha pubblicato sui propri canali social una nota di cordoglio per la scomparsa della mamma proprio del collaboratore tecnico, nonché amico fraterno come visto, di Daniele De Rossi.
Anche la Redazione di Roma Forever si stringe al dolore della famiglia.