Stop e play. Ripartire dall’ultima volta per cercare di chiudere: questo l’imperativo della Roma per quanto riguarda l’immediato futuro di Federico Chiesa. Una trattativa che va avanti, lontano dai radar, da quando De Rossi si è seduto sulla panchina della Roma. Una telefonata per sondare il terreno: il ragazzo si dice lusingato e incuriosito dal nuovo progetto giallorosso.
“Ne riparliamo più avanti”, avrebbe detto l’ex viola al telefono. Quel momento è arrivato. Da febbraio a giugno molte cose sono cambiate a Roma: in primis De Rossi è l’allenatore in pianta stabile. Prima non era così. Questo significa che quella che era una suggestione, ora, diventa una priorità: DDR vuole Chiesa. Questo l’attaccante lo sa e lo sa anche Ghisolfi.
Il quale arriva da un incontro con Ramadani di circa un mese e mezzo fa. Non si è parlato solo del numero 7 bianconero, ma l’avvicendamento è servito a sottolineare che il ragazzo non è tranquillo. Non ha ancora capito – a oggi – se possa essere o meno un punto di riferimento per la Juventus di Tiago Motta. Nessun accordo per il rinnovo.
Quindi l’esterno offensivo deve trovarsi una squadra prima che per i bianconeri sia troppo tardi: Giuntoli, DS della Vecchia Signora, non vuole perderlo a zero. Serve, tuttavia, un’offerta di partenza. La Roma, dopo tanto parlare, potrebbe formularla nei prossimi giorni. Circa 25 milioni di euro. Si tratta. La Juve ne vuole almeno 10 in più, ma dopo l’ultimo Europeo le pretese potrebbero scendere.
I giallorossi non sono l’unico club sul calciatore: sirene anche dalla Premier League e dalla Bundesliga. La Roma, però, sembra essere quella più determinata a chiudere. Infatti la strategia di Ghisolfi sembra essere chiara: trattare con la Juve per il sì a 25 milioni e il restante capitale disponibile, circa 6 o 7 milioni, inserirlo nel contratto al calciatore tra bonus e clausole.
L’ingaggio, quindi, dovrebbe essere da top player così come le aspettative attorno a un calciatore che in Germania non ha reso come avrebbe dovuto (è in buona compagnia, come dimostrano i risultati) ma se messo in condizione può essere ancora in grado di spostare gli equilibri in campo.
De Rossi ha chiesto espressamente lui e la Roma intende accontentarlo: a meno di clamorosi ripensamenti, sarà l’ex Fiorentina l’investimento oneroso (non l’unico) dei giallorossi. Prima c’è da sistemare Abraham e qualche altro esubero, ma il tempo è ancora galantuomo. L’Europeo è finito in anticipo e questo, malgrado tutto, permetterà alla Roma di fare il primo affondo per l’esterno bianconero. Una diatriba di mercato sui tempi lunghi che, tuttavia, potrebbe chiudersi positivamente.