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Calciomercato Roma, come mai Florent Ghisolfi ha tergiversato tanto nelle cessioni? L’analisi

Con l’Italia fuori dall’Eurocoppa, può riprendere il calciomercato della Roma sia in entrata che in uscita: ma servono cessioni

 

Durante tutto il mese di giugno il calciomercato della Roma gestito da Florent Ghisolfi non è decollato per nulla: soprattutto dal punto di vista delle cessioni, i movimenti che più servivano in questa prima fase di trattative. Non bisogna dimenticare, però, che soprattutto gli Europei hanno messo in pausa ogni tipo di discorso. Anche perché tutti coloro i quali volevano e vogliono cambiare aria speravano probabilmente di far bene durante la competizione continentale per essere più spendibili in fase di negoziazione contrattuale. Anche per questo discorso Ghisolfi non è riuscito a vendere tutti quelli che aveva in mente. Ottenendo, in questo senso, solo la cessione di Andrea Belotti.

Vero è che il dirigente francese doveva pagare un prezzo d’ambientamento, soprattutto nelle prime due settimane, per capire su quali situazioni agire e su quali invece fare un altro genere di valutazioni. Ma ora che la stragrande maggioranza dei romanisti inizia a tornare dalla Germania, si potranno intavolare discorsi più consistenti. In questo senso potrebbero fare da apripista le stesse parole di Nicola Zalewski, per esempio, pronunciate dopo l’eliminazione della sua nazionale e che lasciano intendere un imminente divorzio dai giallorossi. Finalmente, con la fine di giugno e dell’Europeo tedesco il calciomercato potrà aumentare di livello, come sperano tutti i supporter all’interno del Grande Raccordo Anulare.

In definitiva, giugno sta volgendo al termine e sarà ricordato come uno dei mesi meno movimentati della storia della Roma per quanto concernte il mercato. Di fretta, probabilmente, non ce n’era nemmeno molta, dato che non si era costretti a vendere per forza per mere logiche di bilancio. Certo è che tutti i tifosi speravano quantomeno di vedere in uscita tutti quei nomi che ormai non fanno più parte del progetto. O che sono invisi alla piazza per il loro rendimento. Non sono pochi. Nomi che avrebbero avuto l’importante funzione di portare soldi nelle casse societarie, in vista degli investimenti da compiere nel corso dei prossimi due mesi. Ma Ghisolfi, come ricordato poc’anzi, è andato a rilento.

Vedremo se ora, ad europeo praticamente finito per quasi tutti i giallorossi, il calciomercato della Roma potrà iniziare davvero a muoversi in tal senso: con Ghisolfi finalmente proiettato sul discorso cessioni. Dopotutto, come si suol dire, “acquistare è facile mentre il difficile è vendere” ricorda un vecchio adagio del calcio. Pertanto, riuscire a concretizzare le uscite di quei pochi giocatori spendibili sul mercato al prezzo desiderato risulta la priorità assoluto da domani. Lo si deve fare primariamente per la società, e secondariamente per i 38 mila affezionati dell’Olimpico che hanno rinnovato l’abbonamento a scatola chiusa.

Giulio Benatti
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