C’è il numero “zero” al momento a riassumere il percorso di Gianluca Mancini, difensore della Roma, in questi Europei. Zero come i minuti giocati considerando che nelle prime tre partite del girone il CT della Nazionale Luciano Spalletti gli ha preferito sempre altri calciatori. Con non troppe fortune considerando che, notizia di stamattina, senza il gol di Zaccagni, ora è ufficiale, l’Italia a questo punto sarebbe dovuta già rientrare in patria visto che il ripescaggio come terza non ci sarebbe stato. E questo già la dice lunga.
Chiariamoci. L’Italia resta comunque una formazione di seconda fascia, c’è poco da fare, ma la sensazione che comunque qualcosa in più si possa e si debba fare ce l’hanno un po’ tutti. Ora però che anche il tabellone ci ha dato una mano – c’è solo l’Inghilterra tra le big dal nostro lato – la Nazionale è chiamata a rialzare la testa. Una delle carte da giocare è allora proprio quella di Mancini, sebbene forzata vista l’assenza per squalifica di Calafiori.
Spalletti verso la difesa a tre, spera Mancini
Stando alle ultime notizie raccolte sembrerebbe infatti che il CT della Nazionale stia pensando ad una possibile linea difensiva a tre contro la Svizzera, schierando Bastoni, Darmian e per l’appunto Mancini. Una scelta obbligata o quasi, nel senso che comunque tra i convocati, quali centrali, ci sarebbe anche Buongiorno. Se la scelta alla fine dovesse ricadere proprio sul centrale giallorosso, come vi abbiamo anticipato stamattina, si tratterebbe in ogni caso, a nostro avviso, di un esordio agli europei molto tardivo perché ad esempio contro la Spagna la sua presenza avrebbe potuto aiutare e non poco.
Non dimentichiamoci infatti che Calafiori, pur essendo stato tra gli artefici della qualificazione grazie alla sua famosa ‘cavalcata’, non aveva fatto benissimo né con l’Albania all’esordio (ricordate la sua disattenzione nel finale?), né con la Spagna, visto l’autogol. Poi ovviamente lo spunto nel finale contro la Croazia lo ha riabilitato in tutto e per tutto perché poi, si può parlare quanto si vuole, alla fine ciò che conta è il risultato finale. Ad ogni modo adesso senza di lui il CT azzurro dovrà modificare necessariamente qualcosa.
Una prestazione top per mettere in difficoltà Spalletti
Per Gianluca Mancini si profila dunque la classica chance da non sprecare. In tanti, compreso chi scrive, restano dell’idea che comunque l’Italia debba affidarsi a lui in difesa, magari al fianco di Bastoni (sarebbero complementari anche come “piedi”) se si dovesse giocare a quattro. Una tesi sposata anche da un grande ex giallorosso che abbiamo intervistato noi di Roma Forever nella giornata di ieri. E Calafiori? In pochi ne parlano, ma perché non spostare più avanti – a maggior ragione dopo quanto visto contro la Croazia – il giocatore del Bologna, sostituendo, per dirne una, l’impalpabile Jorginho? Domande che forse non porteranno a granché ma che comunque è giusto porsi. Dopodiché sarà il campo a parlare.
Italia Svizzera, la probabile formazione degli azzurri: c’è Mancini
Intanto veniamo alla stretta attualità. La partita con la Svizzera si avvicina a grandi passi ed è tempo di capire quali sono le intenzioni dei due allenatori. In palio c’è tantissimo: l’accesso ai quarti – forse con l’Inghilterra come detto (per i britannici c’è la sorpresa Slovacchia) – e un cammino successivo forse poi non così difficile verso la finale. Soprattutto guardando al lato opposto del tabellone dove sono finite tutte le grandi di questo Europeo. Ad ogni modo ecco le probabili formazioni di Italia e Svizzera in vista del match di sabato alle 18.00.
Svizzera (3-4-3)
Sommer, Schar, Akanji, Rodriguez, Ndoje, Xhaka, Freuler, Rieder, Aebischer, Embolo, Vargas. All. Yakin
Italia (3-5-2)
Donnarumma, Darmian, Bastoni, Mancini, Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Dimarco, Chiesa, Pellegrini, Scamacca. All. Spalletti