Radja Nainggolan ha commentato la prestazione della nostra Nazionale contro la Croazia. Lo ha fatto in diretta su Twitch nel corso del programma Controcalcio. L’ex centrocampista della Roma è stato allenato da Luciano Spalletti in passato e si è “permesso” di dare dei consigli al suo ex tecnico in vista del prosieguo della manifestazione.
L’Italia ha pareggiato in extremis contro la Croazia, grazie a un bellissimo gol a giro di Zaccagni su incursione centrale e assist di Riccardo Calafiori. Un gol che ha fatto esplodere di gioia milioni di italiani e tutto il gruppo azzurro. Con questo pareggio l’Italia si è qualificata agli ottavi di finale degli Europei in corso di svolgimento in Germania.
Gli Azzurri giocheranno sabato 29 giugno contro la Svizzera a Berlino alle ore 18. Luciano Spalletti in questi giorni dovrà scegliere il migliore 11 da mandare in campo dall’inizio nell’insidioso match a eliminazione diretta contro gli elvetici. Verrà confermato il 352 visto contro i croati o il tecnico ex Roma, Inter e Napoli tornerà alla difesa a 4 e a un gioco offensivo maggiormente incentrato sugli esterni?
Radja Nainggolan non ha dubbi su quello che farebbe lui al posto di Spalletti. L’ex centrocampista ha vestito la casacca giallorossa per 5 stagioni dal 2014 al 2018. Per lui 33 gol messi a segno in oltre 200 presenze in tutte le competizioni.
In diretta su Twitch nel corso del programma Controcalcio, Radja Nainggolan ha espresso le sue idee in merito al gioco della Nazionale e alle scelte che dovrà prendere Luciano Spalletti d’ora in avanti.
Queste le sue parole: “Penso che ci siano pochi giocatori in grado di giocare a questo livello, per me uno tra El Shaarawy e Zaccagni deve giocare sempre, non perchè uno ha fatto un gol o è più forte di un altro, ma perchè sono gli unici due in grado di saltare l’uomo. In questo europeo, in tutte le partite, la differenza la fanno gli esterni sull’uno contro uno: Nico Williams, Yamal e Musiala ne sono l’esempio“.
Nainggolan ha detto che l’Italia ha rischiato pochissimo contro la Croazia in difesa, ma non si è espressa al meglio nella fase offensiva.