Accordo totale sui passaggi formali. Questo è stato il contendere della telefonata avvenuta nel primo pomeriggio tra Lina Souloukou e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Colloquio telefonico durato qualche ora dove sono stati passati in rassegna i punti fondamentali per mettere insieme le priorità relative al nuovo stadio.
Onorato, ai Grandi Eventi della Capitale, ha detto che la Giunta capitolina attende il progetto di lavoro per cominciare a discutere sulla concretezza della struttura. Detto, fatto: il progetto non arriva, ancora, ma Gualtieri parla con Lina Souloukou (CEO della Roma) per ricordare alla società che Roma Capitale è pronta.
Roma chiama la Roma
L’ultima parola, dunque, spetta alla Roma che ultimati i rilevamenti deve soltanto inoltrare il progetto terminato e messo nero su bianco. Poi si andrà a parlare con le società incaricate per la messa in opera: tutto è pronto, ma senza l’apporto burocratico nulla può cominciare. Ecco perchè Onorato prima e Gualtieri poi ci hanno tenuto a dire che sono in attesa.
L’importante è far sì che il tempo guadagnato non vada sprecato. I ricorsi, in parte accolti e in parte respinti, non hanno bloccato un iter in pieno movimento. Il Sindaco di Roma, con l’occasione, ha anche espresso la volontà di ascoltare eventuali novità che si presenteranno. La struttura iniziale è quella, ma conta capire come aggiungere le altre realtà correlate all’impianto.
Gualtieri a colloquio con Lina Souloukou
Non solo museo dedicato, ma anche aree verdi, negozi e supermercati. Un grande centro dedicato alla Roma dalle parti di Pietralata. Opera che interesserà inevitabilmente anche il trasporto pubblico con nuove linee e collegamenti da attuare affinché la mobilità non incida sui lavori pubblici, ma diventi un incentivo per sposare il nuovo progetto. Sport, lavoro e urbanistica.
Tre aspetti che devono completarsi. Ecco perchè il colloquio tra Roma e la Roma, rispettivamente con Gualtieri e Souloukou, non è stato banale ma necessario. Un altro importante tassello è stato posto, nel 2025 la speranza è quella di poter apporre almeno la prima pietra della nuova casa romanista. Il centenario dei giallorossi potrebbe vedere il compimento di un’opera attesa – almeno – da 16 anni.