Il quotidiano La Repubblica ha proposto un’intervista doppia a Sonia e Cristiana, madri degli ex Roma Davide Frattesi e Gianluca Scamacca. Oggi giocano rispettivamente nell’Inter e nell’Atalanta, e stanno vivendo ancora una volta insieme l’Europeo in corso in Germania. I due però hanno tante cose da condividere, dai primi calci nella stessa società (la Delle Vittorie di Fidene) alla militanza nei settori giovanili delle due squadre più importanti della città, Roma e Lazio. Più la Nazionale, ovviamente. In virtù di questo passato comune sull’una e l’altra riva del Tevere, il famoso quotidiano ha voluto indagare sulle fedi calcistiche dei due giocatori romani.
Perché quando si milita in una squadra della Capitale, sia essa la Roma o la Lazio, un aspetto è quello che conta davvero ancor prima delle qualità individuali. La piazza vuole sapere la fede calcistica del soggetto in questione. È un punto sul quale non si può transigere. Ne andrebbe della fiducia stessa verso l’atleta. Perché non c’è proprio da scherzare su queste cose: se sei della Lazio non puoi varcare i cancelli di Trigoria. D’altro canto, se anche solamente simpatizzi per i colori giallorossi hai precluso l’accesso del centro sportivo di Formello. Poco da discutere. A livello morale è così.
Ma per quanto riguarda l’attuale trequartista dell’Inter e la punta principe di Gian Piero Gasperini, il discorso è sempre stato un po’ avvolto nel mistero. Tant’è che spesso ci si è chiesti all’interno del Grande Raccordo Anulare, nei bar sport, come davvero la pensassero i due in questione, soprattutto visti i loro trascorsi in entrambi i vivai. Persino la stampa ha più volte incalzato sia Frattesi che Scamacca sul tema. Ma quasi come consumati prestigiatori né uno né l’altro hanno mai fatto capire fino in fondo il loro personale pensiero. Almeno fino ad oggi. Quando ci hanno pensato le due genitrici a tagliare la testa al toro sull’annosa questione che ha alimentato, tra l’altro, le più disparate teorie.
A tal proposito, interessante quanto detto dalla madre di Frattesi. La quale sostiene che il figlio simpatizzasse per la Lazio durante il percorso giovanile, forse senza aderirvi davvero appieno. Tant’è che una volta varcati i confini di Trigoria i sentimenti giovanili del ragazzo hanno subito una profonda crisi d’identità. “Sicuramente quando era nelle giovanili della Lazio non poteva non avere a cuore i destini della squadra per cui giocava – racconta mamma Sonia – ma poi alla Roma c’è stato uno stravolgimento. Ha conosciuto il professionismo”. Invece, Cristiana, medre di Scamacca, ammette: “In famiglia siamo tutti romanisti”.