Spagna-Italia finisce 1-0 in favore delle Furie Rosse. Determinante l’autorete di Calafiori che consegna la vittoria agli spagnoli, ma gli azzurri non hanno quasi mai tirato in porta subendo ogni tipo di contrasto. La gara a senso unico non ha convinto il Commissario Tecnico che deve lavorare sulla testa dei giocatori per cercare di mettere un punto e ripartire.
Dal punto di vista del campo l’Italia può ancora trovare una vittoria e la qualificazione. La Nazionale dovrà vedersela con la Croazia: l’imperativo è vincere, sebbene possa bastare un pareggio per agguantare il passaggio del turno. Gli azzurri devono fare di più, ne è convinto anche Luciano Spalletti che ai microfoni di RaiSport ha riconosciuto la sconfitta da parte dei ragazzi, ma non ha perso l’ottimismo nei confronti del prossimo turno.
La sua analisi a fine gara: “La differenza l’ha fatta la freschezza, noi spesso letture in ritardo. La condizione generale si è vista. La chiave del problema è che noi eravamo sotto livello su tanti aspetti, anche il ritorno suoi retropassaggi. Ci hanno creato troppi problemi sulla velocità di scelte e suoi tempi di gioco. Ci siamo ripresi con tre-quattro giocatori più freschi, ma non è bastato. Anche se all’ultimo abbiamo provato a pareggiare. Croazia? Vediamo come arriviamo. La differenza dobbiamo farla sempre noi. Se non abbiamo altre scelte di gioco, diventa difficile”.
Serve, dunque, un cambio di passo e potrà esserci solo se l’Italia ritroverà la benzina dal punto di vista della condizione atletica, che oggi è mancata, e la precisione nello stretto. Le dinamiche di gioco devono essere più rapide e meno imprecise. Questo vuole dire Spalletti quando parla di “alternative negli spazi”. L’Italia è parsa senza gioco e priva di idee.
Il CT imputa questa disfatta sul piano della condizione alla mancata freschezza. Gli azzurri sono arrivati leggermente compassati all’impegno. Questo, tuttavia, è il momento di stringere i denti e cercare di dare il massimo. La classifica del girone parla chiaro: Spagna 6 (qualificata), Italia 3, Croazia e Albania 1. Basta un pareggio per continuare a sognare, ma l’importante per questa Italia (Campione in carica della manifestazione) è non accontentarsi.