Spagna-Italia senza esclusione di colpi. La partita nella fase a gironi degli Europei di calcio parte subito forte con la difesa iberica che punta gli uomini chiave azzurri. A farne le spese, suo malgrado, è Lorenzo Pellegrini: il capitano giallorosso gioca tra le linee e riesce a proporsi in più di un’occasione. La difesa avversaria prende le misure, ma non troppo.
Pellegrini costruisce, imposta e aspetta il pallone. Reindirizzarlo verso l’attacco è il suo compito, ma anche proporsi in avanti. Il romanista cerca di fare entrambe le cose, a soffrirne di più è Pedri. Suo diretto marcatore. Le prime fasi di gara sono quelle maggiormente concitate. Al 7′ arriva un contrasto netto da parte dello spagnolo: Pellegrini finisce a terra e resta giù per qualche minuto.
Non ci voleva: la panchina azzurra comincia a fare le proprie valutazioni. Pellegrini fa i conti con il dolore al ginocchio e si sistema i parastinchi. Entra in campo lo staff medico: controllo veloce, nulla di grave. Il capitano della Roma si rialza e prende posizione in mezzo al campo, ma non è finita. Il calciatore risponde bene anche dopo il contrasto, ma Spalletti vuole vederci chiaro. Al termine del primo tempo farà un consulto adeguato per capire se si potrà ancora contare sulle prestazioni del romanista. Da come ha risposto in campo, il peggio sembra essere passato.
Il calciatore giallorosso sta rispondendo al meglio agli attacchi avversari, ma il ginocchio non consola soprattutto rispetto ai trascorsi con la Roma. Da quella parte Pellegrini ha sempre avuto problemi: il ginocchio gli ha fatto patire diversi mesi di sofferenza la stagione scorsa e gran parte anche di questa culminata con la convocazione agli Europei.
Il numero dieci azzurro ha fatto anche delle sedute fisioterapiche mirate per arrivare al meglio all’appuntamento tedesco. I risultati si sono visti, il centrocampista è praticamente marcato a uomo dagli avversari, ma riesce a districarsi bene. Spalletti era preoccupato appena ha notato il contrasto, ma la reazione dell’ex Sassuolo lo ha parzialmente consolato.
Alla fine del primo tempo verranno fatte le dovute valutazioni, nel frattempo si sta scaldando in maniera assidua Cristante. Non è esclusa una staffetta con il collega. Entrambi nella Roma hanno le chiavi del centrocampo, in azzurro non può essere da meno. Con la differenza che il friulano entra all’occorrenza, mentre il numero sette giallorosso per Spalletti è imprescindibile.