La Spagna ha distrutto l’Italia nonostante un risultato in bilico fino al fischio finale: l’analisi sulla partita di Cristante.
Questa sera c’era in programma la super sfida tra la Spagna e l’Italia: in palio il passaggio del turno da prima in classifica. La nazionale di Luis de la Fuente ha demolito gli Azzurri in ogni reparto: fantastica la prestazione delle Furie Rosse che per 80 minuti non fanno vedere il pallone agli avversari. Gianluigi Donnarumma, questa sera, era in splendida forma e ha evitato un passivo pesantissimo: l’estremo difensore del Paris Saint Germain ha mostrato tutte le sue doti con autentici miracoli tra i pali.
L’unico a battere l’ex Milan è stato – ironia della sorte – un suo compagno di squadra: l’autogol di Calafiori ha regalato i 3 punti agli iberici. Hanno disputato la grande partita anche due calciatori della Roma: Lorenzo Pellegrini (qui per leggere l’analisi sulla sua partita) e Bryan Cristante. Quest’ultimo, in particolare, è entrato ad inizio secondo tempo per sostituire Jorginho. Ma come ha giocato? Vediamo la sua prestazione ai raggi X.
Nel secondo tempo, per risollevare le sorti di una Nazionale spenta, Luciano Spalletti decide di lanciare in campo Cristante e Cambiaso al posto di Jorginho e di Frattesi. Appena inizia la frazione, il centrocampista della Roma si fa ammonire per un brutto fallo su Rodri: l’intervento è duro e lascia per diversi secondi a terra il talento della Spagna. Nonostante i due nuovi entrati, il copione della partita non cambia: la Spagna domina, l’Italia tocca pochissimi palloni. Cristante si limita al compitino: il numero 16 va in aiuto ai compagni e propone il raddoppio.
Al minuto 66, tuttavia, Bryan è autore della giocata che poteva cambiare la partita: il 29enne trova un ottimo varco sulla destra e riesce anche a proporre un favoloso cross. Retegui, tuttavia, arriva in ritardo (Roma pronta a mettere sul piatto una contropartita per convincere il Genoa?). Al minuto 86, invece, il centrocampista prova a sfruttare un calcio d’angolo ma il suo colpo di tacco finisce tra le mani di Unai Simon. Un voto alla sua partita? Sicuramente un 6: l’ammonizione dopo pochi secondi dall’ingresso in campo poteva condizionare la sua prestazione. Cristante, invece, è l’unico a provarci e con la sua grinta cerca di impensierire gli avversari. Le sue due giocate migliori meritavano fortuna migliore: l’assist per Retegui era davvero ottimo mentre fare un gol con un colpo di tacco era francamente difficile.