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Roma, per Lorenzo Pellegrini gli auguri Uefa e la grande occasione dell’Europeo. Il motivo

L’Eurocoppa potrebbe essere la grande chance nella carriera di Pellegrini: la Roma ci spera, mentre la Uefa…

 

Lorenzo Pellegrini spegne quest’oggi 28 candeline sulla torta, e lo fa tra gli auguri della Roma e quelli della Uefa direttamente dal ritiro della nazionale italiana, a Iserlohn (Germania), quartier generale degli azzurri. Probabilmente l’apice della carriera. Una bella età, quella del capitano giallorosso, in bilico tra le energie della gioventù e l’esperienza di chi si appresta a vivere il periodo della maturità, da lì a qualche anno. Chissà che questo non sia un segno di buon auspicio in grado di potergli svoltare la carriera. Soprattutto dopo un’annata di alti e bassi come l’ultima vissuta a Trigoria.

Adesso però, riposti i coriandoli e i palloncini, c’è la Spagna a cui pensare. La vigilia del big match valido per la seconda giornata dell’Eurocoppa (gruppo B) è l’occasione più indicata per svoltare la carriera, unendo i suoi destini con quelli della selezione italiana. Lo deve prima di tutto a sé stesso, per archiviare i 6 mesi con José Mourinho nei quali ha racimolato 3 gol e 1 assist. Lo deve a Daniele De Rossi che dal suo arrivo l’ha rivitalizzato credendo ancora in lui. E, infine, lo deve a Luciano Spaletti per sdebitarsi della fiducia incondizionata che gli ha riservato, suggellata dalla maglia numero 10 e la titolarità contro l’Albania.

Il video Uefa in omaggio al compleanno di Lorenzo Pellegrini, dieci della Nazionale e capitano della Roma

Fiducia in parte ripagata già nella prima partita, con quel traversone sulla testa di Alessandro Bastoni che ha rimesso in parità una partita iniziata decisamente per il verso sbagliato. Ma non basta, perché adesso arriva la Spagna, una delle candidate al titolo, e lui dovrà dimostrare una volta di più di meritarsi il ruolo d’esterno offensivo che il tecnico di Certaldo gli sta concedendo. Un ruolo non propriamente suo, per la verità, indi per cui dovrà dimostrare con maggior forza di essere lì perché meritevole, e non per coprire le mancanza della Nazionale. Forse ha semplicemente bisogno di sbloccarsi con un gol, per iniziare un nuovo capitolo in azzurro, e in carriera.

Dopotutto, Pellegrini non è un giocatore alla Federico Chiesa, tanto per intendeci. Non salta l’uomo, non va sul fondo a crossare, non ha lo spunto e il fiuto del gol come lo juventino. È lì ma forse non è lì, o meglio, ha altre mansioni, come quella di fare da collante fra i reparti. Gode della libertà di accorciare sui portatori di palla della mediana, può accentrarsi come fa grosso modo alla Roma, accorciando i metri e ricamando gli spazi. Questo ruolo “ibrido” aiuta Spalletti ad avere un centrocampista in più con licenza d’azione in quella zona. Nel mentre, fra tutte queste considerazioni, bello l’omaggio della Uefa sul proprio profilo X-Twitter per Pellegrini, con gli auguri accompagnati dal video della Conference League di Tirana vinta dalla Roma, nell’indimenticabile notte del 25 maggio 2022. Buon compleanno ancora!

Giulio Benatti
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