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Calciomercato Roma, Karsdorp può rimanere. De Rossi: “Devo essere bravo io a valorizzare”

Chi va e chi potrebbe restare, anche per ‘cause di forza maggiore’. L’elenco dei partenti è lungo, ma servono squadre interessate

Calciomercato Roma, si avvicina a grandi passi il momento delle scelte. Che, mai come ora, non possono essere sbagliate. Florent Ghisolfi è chiamato ad azzeccare praticamente tutto sul mercato, soprattutto in entrata. Ma se è vero che ovviamente i tifosi attendono di ricevere risposte alle domanda “chi compriamo?” (si legga ad esempio alla voce attaccante) non è da sottovalutare – anzi – ciò che andrà fatto in uscita.

E come vi abbiamo raccontato stamani in questo nostro articolo non è impresa da poco. Ci sono infatti almeno 10-11 giocatori dati per sicuri partenti, in pratica una vera e propria squadra da piazzare altrove. Il passo però da “esubero” a “esubero rimasto in rosa”, per tutta una serie di motivi, può essere breve e il rischio di ritrovarsi in squadra alcuni elementi non funzionali al progetto è dietro l’angolo. Per questo due sono le strade da intraprendere: trovare acquirenti o provare, almeno in certi casi, a rivalorizzare il tesserato.

Il borsino dei partenti: gli esuberi “eccellenti”

La prima ipotesi, in questo mercato internazionale diventato schizofrenico, è tutt’altro che semplice, specie per alcuni nomi attualmente in forza alla Roma. Perché se l’obiettivo è quello di vendere si deve trovare anche chi è disposto a comprare. Prendiamo Smalling: 34 anni, un ingaggio importante, tanti problemi fisici, e un contratto in scadenza tra un anno. Per lui l’ipotesi in piedi potrebbe essere quella dell’Arabia e a quel punto si potrebbe pensare di rimpiazzarlo con Hummels. Difficili, almeno per ora, altre soluzioni.

L’altro nome eccellente finito al centro dei rumors di mercato è quello di Abraham che non rientrerebbe più nei piani della Roma. Per lui si parla di sirene inglese e sono stati fatti i nomi di Aston Villa, West Ham, Tottenham e Everton. In questo caso il suo contratto scade nel 2026: fin qui con i giallorossi, dopo un grande exploit iniziale alla prima stagione, l’attaccante ha collezionato 50 partite e 9 gol e soprattutto un serio infortunio. Uno degli ostacoli è però il valore del cartellino stimato in 30 milioni (Fonte: Transfermarket). Tanti? Troppi? Chissà. Il suo futuro resta ad ogni modo in bilico.

I calciatori da piazzare: i casi spinosi

Rick Karsdorp: se non si troveranno club interessati potrebbe anche restare – (RomaForever.it)

Ci sono poi quei calciatori che il club guidato dai Friedkin vorrebbe pure vendere ma che hanno poco mercato. Ma se non si riescono a vendere i “big” come si fa con gli altri? Verrebbe da pensare. I nomi tuttavia anche in questo caso sono diversi, a partire da Karsdorp e Celik. Per il primo (scadenza 2025, 5 milioni valore di mercato) l’avventura in giallorosso sembra da settimane giunta ai titoli di coda, con in più l’enorme peso di quell’erroraccio commesso contro il Leverkusen. Piazzarlo altrove non sarà però per nulla facile e pertanto proprio per il terzino non è da escludere una sua permanenza a Trigoria, anche se, diciamo, per “cause di forza maggiore”.

Stesso discorso, più o meno, per Celik anche se si spera che la vetrina degli Europei con la Turchia di Montella (pochi minuti nel match vinto contro la Georgia) possa alimentare la voce “possibili acquirenti“. Si proverà ovviamente anche in prestito ma il problema di fondo resta. Veniamo agli altri. L’elenco è variegato e comprende – guarda caso – proprio i rientri da chi in prestito c’era già andato, magari senza troppa fortuna. A rendere l’idea che questo tipo di soluzioni, spezzo a “zero”, non risolve granché. Ebbene, torneranno a Trigoria – vedremo per quanto – i vari Kumbulla, Solbakken, Shomurodov (che potrebbe però restare al Cagliari) e Darboe (stesso discorso ma alla Sampdoria). Risolto invece, sembrerebbe, il caso Belotti: per lui c’è il Como (anche se, notizia dell’ultima ora, si parla di un possibile no del calciatore. La situazione resta dunque in divenire).

Lo scenario “peggiore”

Come per tutte le squadre alle prese con calciatori che non hanno reso quanto sperato – e magari con lunghi contratti ancora da smaltire – c’è quindi da considerare anche lo scenario “peggiore”, ovvero quello della permanenza in caso di mancanza di soluzioni alternative. Ipotesi che toccano da vicino, paradossalmente, tanto gli Smalling quanto i Karsdorp. Anche se ovviamente per motivi diversi.

Chi valorizzare?

La seconda strada citata in apertura è quella della possibile rivalutazione di un calciatore rimasto magari con le potenzialità inespresse. Ed è qui che entra in gioco De Rossi che in un’intervista di fine campionato aveva detto a questo proposito: “Forse è meglio valorizzare i nostri e creare un asset che dia continuità – queste le parole del Mister – mantenerli affamati e farli funzionare dovrà essere quindi compito mio“. Rileggendo oggi quelle frasi e scorrendo la rosa, il dito pensiamo possa fermarsi ad esempio su Aouar: 16 partite quest’anno, 9 da titolare, e 4 gol. L’età ancora gioca dalla sua (25 anni) e la scadenza del contratto, 2028, potrebbe spingere la Roma e De Rossi a continuare a puntare su di lui.

De Rossi sul Mercato: “Intoccabili? Per me ci sono ma non li dico”

E’ chiaro dunque che ogni decisione dovrà essere ponderata e valutata fino in fondo. “Intoccabili? Per me ci sono ma non sarebbe giusto dirli. Anche perché qualche incedibile potrebbe andar via e viceversa qualcun altro restare e dovrò quindi farli rendere al meglio“, aveva detto De Rossi nella stessa intervista (alla vigilia della partita col Genoa, ndr) parlando sempre di mercato. La strada però, aveva detto l’allenatore giallorosso, dovrà essere tracciata in segno di rottura col passato: “Se chiederò top player? Negli ultimi anni sono passati Mourinho, Fonseca e adesso io e la costante è che siamo arrivati sesti o settimi. E’ evidente che vada cambiato qualcosa”. A Ghisolfi e agli uomini mercato della Roma allora adesso il compito di tradurre tutto questo in realtà.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli