Rosella Sensi: “La speranza è che la Roma torni a vincere presto. C’è appartenenza”

L’ex presidente della Roma fra il 2008 e il 2011 è ancora legatissima ai colori giallorossi

Andrea Giove -
Tempo di lettura: 2 minuti
Rosella Sensi Roma
Rosella Sensi (RomaForever.it)

Rosella Sensi da pochi giorni è diventata sindaco del borgo di Visso, in provincia di Macerata. L’ex presidente della Roma si è presentata con la lista civica “Cambiare Insieme” e ha sbaragliato la concorrenza nel piccolo centro sui Monti Sibillini. Visso fu uno dei borghi maggiormente colpiti dal terremoto di circa 8 anni fa.

La Sensi è ancora attaccatissima ai colori giallorossi, nonostante abbia lasciato la presidenza nel lontano 2011. Segue ogni partita e sui social molti suoi post sono a tema giallorossa. La Roma, quindi, rappresenta ancora una parte importantissima della sua vita personale.

Nelle ultime ore ha rilasciato un’intervista in radio che avrà fatto piacere ai tanti tifosi giallorossi che ricordano con piacere l’epoca della presidenza Sensi, prima con suo padre Franco e, poi, con lei. Che cosa ha detto sulla Roma e sul futuro della società? Ecco le sue parole.

La speranza di Rosella Sensi sulla Roma del futuro

Rosella Sensi Roma
Rosella Sensi ai tempi della presidenza alla Roma (RomaForever.it)

A Centro Suono Sport nella giornata di ieri ha rilasciato una lunga e piacevole intervista. La donna ha parlato di moltissimi temi legati all’ambiente giallorosso, ricordando anche i momenti indimenticabili vissuti da lei e da suo padre Franco Sensi tanto tempo fa nella Capitale.

Rosella Sensi ha ammesso che suo padre era maggiormente attento e preparato per quanto concerne il piano prettamente comunicativo. La sua timidezza, infatti, l’ha un po’ frenata sotto questo punto di vista. Dalle sue parole è emerso tutto l’amore che lo legava al padre, scomparso nell’agosto del 2008.

L’ex presidente della Roma fra il 2008 e il 2011 ha parlato in questi termini sulle speranze del futuro: “Da romanista, da tifosa c’è la speranza che la Roma torni a vincere presto. Purtroppo ci sono stati degli anni dopo la nostra gestione nei quali si è perso il senso di appartenenza. Oggi, però, vedo uno stadio pieno ed appartenenza“.