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I Friedkin si sdoppiano, Ryan andrà all’Everton: a Roma solo Dan, come cambierà il ruolo di Lina Souloukou

Dan e Ryan Friedkin mettono le mani sull’Everton. Cambiano le gerarchie anche nella Roma: cosa succederà alla società

I Friedkin mettono le mani anche sull’Everton. L’indirizzo dei texani era chiaro sin dall’inizio: prendere la Roma per poi espandere i propri possedimenti nello sport europeo. Lo testimonia la gestione del Cannes e l’acquisto (recente) dell’Everton. I proprietari della Roma, però, contrariamente a quanto traspare dall’umore della piazza, non sono accumulatori seriali.

Preferiscono definirsi, piuttosto, attenti investitori: la differenza è sottile e sta nel fatto che incentivare il raggio d’azione finanziaria è un ritorno anche per loro. Chi più investe meno spende. Il motto non era proprio così in origine, ma garantisce ugualmente la resa. Vale a dire che, se gli investimenti sono giusti, a fronte di una spesa iniziale sostanziosa le perdite sono meno e ad alzarsi – inevitabilmente – restano i guadagni.

Friedkin, la nuova organizzazione

La Roma, con questo ragionamento, negli ultimi tre anni (quelli del corso Friedkin) è cresciuta – in termini di valore di mercato – 200 milioni. La strada è ancora lunga, ma il viatico è quello giusto: un percorso che porti a essere vincenti, sostenibili e presenti. Quest’ultimo punto, all’ombra del Colosseo, lascia pensare: come faranno i proprietari giallorossi a gestire tre squadre? Semplice.

Lina Souloukou accanto a Dan Friedkin (RomaForever.it)

Si divideranno i compiti. Infatti è già chiaro che a gestire l’Everton – non in completa autonomia, ma quasi – sarà Ryan Friedkin. Alla Roma penserà solo Dan, che avvicenderà i suoi impegni con le scadenze e le esigenze del Cannes. Senza dimenticare l’industria cinematografica, considerata dai texani una sorta di “gallina dalle uova d’oro”.

Lina Souloukou al centro della Roma

Un salvadanaio che, nell’epoca dello streaming condiviso, frutta ancora molto sapendo toccare i tasti giusti. Lo dimostrano le recenti candidature ai Golden Globes, quasi tutti film del loro gruppo. Tornando al calcio, la dinamica è la stessa: si pensa a fare piuttosto che disfare, ma anche dividere. Quindi, ciascuno farà il proprio e a Roma, nello specifico, resteranno Dan Friedkin e Lina Souloukou.

Cresce ulteriormente l’importanza del CEO giallorosso che diventerà una spalla di Friedkin a tutti gli effetti. La donna farà le veci del texano quando quest’ultimo sarà impegnato in giro per il mondo. Una sorta di Granovskaia in salsa giallorossa. L’imprenditrice e avvocato era il braccio destro di Abramovich al Chelsea: un sodalizio che, fin quando è durato, in termini di premi e risultati, si è rivelato vincente.

Futuro giallo-rosa

All’ombra del Colosseo sperano di fare lo stesso con Lina Souloukou. Una Roma in cui a trionfare sono le quote rosa. Nella speranza che il colore dominante, anche a parità di genere, sia il giallorosso. Attualmente la Roma Femminile vince e convince. Ora tocca ai colleghi maschi fare lo stesso, con una supervisione particolare: Lina Souloukou non perdona, la fama di persona risoluta e volitiva la precede. Questo ideale passaggio di consegne rappresenta l’inizio di una nuova era. Stessi valori, diversa organizzazione.

Andrea Desideri
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Andrea Desideri