Mancano due settimane esatte all’inizio del calciomercato estivo. Per la Roma saranno due mesi di fuoco, viste le tante uscite ed entrate che ci saranno. L’obiettivo del nuovo direttore sportivo Ghisolfi, infatti, sarà quello di rivoluzionare in buona parte la rosa, cercando di “accontentare” al massimo Daniele De Rossi in vista della prossima stagione.
Purtroppo Florent Ghisolfi non potrà contare sulle entrate della qualificazione in Champions League, dal momento che la Roma si è piazzata al sesto posto lo scorso anno e, dunque, dovrà ripartire dall’Europa League e avrà minori introiti complessivi.
Il mercato, con molta probabilità, verrà finanziato da qualche cessione eccellente, come quella dell’attaccante inglese Tammy Abraham. Su di lui ci sarebbero diversi club inglesi pronti ad accontentare le richieste della Roma di 25-30 milioni di euro per il suo cartellino. West Ham e Aston Villa sembrerebbero essere i due club in vantaggio.
Gli ultimi mercati della Roma sono stati incentrati su molti prestiti, alcuni dei quali anche eccellenti. Questo, per esempio, è il caso di Romelu Lukaku, arrivato la scorsa estate dal Chelsea. L’attaccante belga ha disputato una buona stagione, condita da 21 gol, ma tornerà alla base dopo gli Europei. Su di lui ci sarebbero diversi club. La Roma ha scelto di non riscattarlo, vista la clausola elevata da oltre 40 milioni di euro.
Ghisolfi non vuole più fare i conti in futuro con altre situazioni simili. Il suo obiettivo, quindi, sarà quello di acquistare calciatori di proprietà, pagando interamente il cartellino. Nella scorsa stagione i giocatori arrivati alla Roma in prestito sono stati molti. Oltre a Lukaku, infatti, la Roma aveva puntato su Kristensen, Llorente, Angelino, Renato Sanches e Azmoun. Sono stati, quindi, 6 i prestiti complessivi.
Angelino è stato riscattato dal Lipsia e, con molta probabilità anche Llorente resterà a Roma. Gli altri, invece, non verranno riconfermati.
Ghisolfi vorrà dimezzare il numero massimo di prestiti in vista del prossimo anno, in modo tale da non dover ripartire sempre da capo l’anno successivo. Una strategia che alla lunga potrebbe rivelarsi vincente. L’importante sarà, però, trovare profili adatti e che possano essere pronti alla causa fin da subito. Sarà questa la sfida del ds francese.