Alberto Mandolesi dava voce ai romani e romanisti, ma lo faceva lontano dal sensazionalismo e vicino alla passione. L’uomo era sì un telecronista, ma soprattutto vestiva i panni di un perenne innamorato dei giallorossi. Qualcuno che ne ha viste tante, ma avrebbe voluto vederne ancora di più. Il destino ha voluto che si fermasse forzatamente lo scorso 11 febbraio.
Quando è morto nell’abbraccio dei suoi cari all’età di 76 anni in seguito ad una grave malattia. Una perdita importante non solo nell’universo giallorosso: a piangere fu tutto il giornalismo italiano proprio perchè ha lasciato alle spalle un metodo di lavoro oggi in disuso, ma profondamente efficace. Quello che metteva al centro di tutto il garbo e la passione.
Si può essere innamorati, persino infervorati, con un determinato autocontrollo che non significa necessariamente repressione. Vuol dire chiarezza, distinzione e capacità: Mandolesi aveva queste tre qualità mescolate a una preparazione senza precedenti. La stessa che gli ha consentito di scrivere innumerevoli testi sulla Roma.
Veri e propri trattati infarciti di dati, ricordi, aneddoti e retroscena. Una cornice sul mondo giallorosso in continua evoluzione. Lui c’era prima di Carlo Zampa: ha visto i più grandi vestire quella maglia, da Falcao a Totti, ma ha saputo raccontare con la stessa enfasi determinate meteore come Tetradze e Tavano. Un misto di passione, dialettica ed estro che avrebbe compiuto oggi mezzo secolo di telecronache. Un record assoluto non solo per il romanismo, ma proprio per un mestiere sempre più popolare, ma altamente complicato.
Non solo perchè è difficile trovarsi spazio, ma perchè è ancor più complicato determinare la propria cifra stilistica. Mandolesi ce l’aveva e coincideva con l’essere un metronomo: la sua presenza così discreta e impeccabile lo rendeva imprescindibile. Sia in radio che in televisione. Tra le varie possibilità che la carriera gli ha dato, è stato il primo a poter dire di aver intervistato Francesco Totti da professionista. Il Capitano giallorosso per antonomasia per la prima volta si è raccontato da lui, a ReteOro, nel corso della trasmissione “Pressing”.
Altri tempi, diverse priorità, ma con la stessa voglia di stupire. L’AS Roma ha detto di lui: “Voce di indimenticabili emozioni giallorosse, sarai sempre nei nostri cuori. L’AS Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa della storica voce giallorossa Alberto Mandolesi e si stringe al dolore dei suoi familiari”. Un assenza che ancora oggi, a distanza di 4 mesi, lascia un vuoto incolmabile.