Ex Roma, Eusebio Di Francesco lascia: “Onorato il Calcio, il contesto intorno a noi un po’ meno”

L’ex tecnico del Frosinone lascia il club e inizia una nuova avventura lontano dai dintorni di Roma: la lettera

Giulio Benatti -
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di francesco ex roma
L’ex tecnico del Frosinone Eusebio Di Francesco in conferenza stampa – romaforever.it

 

Eusebio Di Francesco è ormai l’ex tecnico del Frosinone, la scelta è maturata in queste ore dopo la retrocessione che ha portato la squadra ciociara in cadetteria proprio all’ultima partita di Serie A, quando fatale è risultata la sconfitta interna contro l’Udinese, e la vittoria contemporanea dell’Empoli sulla Roma al Castellani. Una delusione che ha segnato profondamente l’allenatore, portandolo a maturare questa decisione a circa una ventina di giorni da quel triste epilogo di stagione. Anche se era d’altronde era prevedibile l’interruzione della collaborazione coi laziali, dopo quanto accaduto.

Conteso da Venezia ed Empoli, il pescarese ha optato per il club veneto. In laguna può rilanciare le sue ambizioni e soprattutto continuare nel massimo campionato italiano. Il Venezia gli ha offerto un contratto biennale e, stando a quanto si apprende, la trattativa si è definitivamente sbloccata in queste ultime ore. Un felice epilogo per chi, soltanto una ventina di giorni fa, piangeva tra le braccia di Fabio Cannavaro. Ma per quanto visto nell’ultima stagione Di Francesco se lo meritava proprio un ingaggio ancora in serie A. La nuova missione è adesso salvare il sodalizio lagunare appena sbarcato dopo i playoff di Serie B nel massimo campionato italiano.

Prima di andarsene, però, l’ex leggenda della Roma Di Francesco saluta con una lettera a cuore aperto tutto il Frosinone. Chiaramente non sono mancati i ringraziamenti ai tifosi, alla proprietà, ai dipendenti della società. Il tecnico, ha sentito attorno a sé il calore di una famiglia, e forse è anche per questo che è riuscito a raggiungere un risultato importante come i quarti di finale di Coppa Italia, come mai prima d’allora era successo da quelle parti. Non poteva mancare, chiaramente, il ricordo dell’ultima partita, le lacrime per una “retrocessione immeritata ed ingiusta” forse dettata da un contesto avverso. Tramite il sito ufficiale del Frosinone, ecco la lettera d’addio.

Amici ciociari, che dire…

Appena arrivato a Frosinone mi avete fatto sentire da subito uno di famiglia soprattutto grazie alla vostra ospitalità e al rispetto dimostrato. Mi avete insegnato l’amore per la vostra maglia e per i vostri colori. Sono aspetti, questi, che vi rendono unici ai miei occhi. È stata una stagione intensa e per alcuni versi positiva, con partite esaltanti, altre magari terminate non come avremmo voluto. Abbiamo raggiunto insieme una storico traguardo, i quarti di finale di Coppa Italia. Ho pianto alla fine dell’ultima partita e nei giorni successivi, ancora oggi se ci ripenso mi sale tantissima rabbia e delusione. È stata una retrocessione immeritata ed ingiusta, per il coraggio messo in campo, per la lealtà mostrata dentro e fuori, per la correttezza avuta nei confronti di arbitri e avversari. Abbiamo onorato il Calcio per come lo intendo io. Il contesto intorno a noi, invece, un po’ meno. Voglio ringraziare il Direttore Angelozzi per avermi dato questa opportunità: a luglio scorso ci siamo scelti, io ho scelto il grande professionista ma soprattutto l’uomo.
Un grandissimo grazie al presidente Stirpe, persona dai grandi valori umani e dalla sensibilità unica.
Altro valore aggiunto del Frosinone sono tutti i dipendenti, i magazzinieri e quelle componenti che pur lavorando nell’ombra hanno dato sempre un forte contributo, sono sicuro potranno garantire a questa società un futuro ricco di successi.
Poi ci sono i miei ragazzi, di cui sarò sempre orgoglioso. E’ vero che non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo ma loro non hanno mai smesso di seguirmi, tra alti e bassi, con il desiderio di raggiungerlo. Dei tifosi ho già detto prima cosa penso, ma voglio ancora una volta ribadire quanto la loro grande passione e il loro sostegno mi abbiano riempito il cuore di orgoglio. Ci sono sempre stati, in casa e in trasferta, con passione e lealtà. Siete e sarete per sempre il dodicesimo uomo di questa bellissima società.
Vi abbraccio e vi voglio un gran bene. Con stima, Eusebio Di Francesco