Federico Chiesa resta nel mirino della Roma, anzi l’esterno è in cima alla lista di De Rossi. Ormai è chiaro. Si lavora per riuscire a fare incontrare domanda e offerta. L’agente del giocatore e Ghisolfi si sono visti per mettere a punto un paio di aspetti. Il primo riguarda la possibilità di chiudere l’affare.
La trattativa resta in divenire perchè prima va risolto un altro aspetto: quello che metta d’accordo le parti in causa. In questo momento per strappare Chiesa dalla Mole servono tra i 25 e i 30 milioni. Prezzo che la Roma non vuole spendere, sebbene ci sia l’assenso del calciatore a vestire i colori giallorossi.
Allora, per evitare che Chiesa vada via a zero, anche più avanti nel tempo, tanto vale trovare un percorso alternativo. Ovvero soldi più eventuali contropartite. Alla Juventus piacciono diversi elementi della Roma: il primo è Gianluca Mancini, la società capitolina lo considera incedibile per il momento.
Non resta che virare sul secondo: Edoardo Bove e, qui, si apre un altro discorso. Se possibile, ugualmente importante. Il centrocampista piace moltissimo a Thiago Motta che vorrebbe fare come ha fatto a Bologna: plasmare giovani promettenti sino a farli diventare fuoriclasse. Bove, in questo, è fortemente avvantaggiato.
Il centrocampista è stato “svezzato” da Mourinho e sta crescendo con l’impronta – seppur breve – di De Rossi. I miglioramenti sono tangibili, ma questo non determina che il ragazzo sia incedibile. Anzi, il calciatore è sul mercato per diversi motivi: in primis non gioca quanto vorrebbe e l’idea di tenerlo in panchina non è entusiasmante. Non tanto per lui, quanto per la Roma che si domanda se vale o meno la pena tenere qualcuno che gioca il 50% delle partite o anche meno, Bove è romano e romanista e rimarrebbe ugualmente.
Non sceglie soltanto lui, però, e dato che il mercato romanista è in fermento la società sta valutando cosa fare. Per arrivare a Chiesa De Rossi ha chiesto uno sforzo in più. Il centrocampista romano potrebbe incarnare il “sacrificio” di mercato ideale. Esiste, a oggi, una terza via. Cedere qualche pedina e arrivare a 25 milioni. Incluso Abraham.
Tuttavia questa è una strada molto difficile da percorrere: la Roma vuole cedere otto giocatori, quindi il tesoretto da investire lo avrebbe anche, ma serve tempo. E questa variabile è un lusso per la lupa capitolina che vorrebbe regalare subito un top player a De Rossi. Le parti restano in contatto: i Friedkin valuteranno cosa fare per poi decidere quale strada prendere. Le opzioni non mancano, così come le opportunità di rivedersi. Il prossimo incontro fra Ramadani e Ghisolfi dovrebbe essere dopo l’Europeo. Magari con qualche risposta in più.