L’ex difensore della Roma Luigi Garzya, recentemente intervistato, ha parlato di tante tematiche inerenti la squadra giallorossa. L’ex giocatore non si è risparmiato e ha detto la sua sull’attuale situazione della club, impegnato in una campagna di mercato contraddistinta da rinnovi, cessione e obiettivi da raggiungere. Sa bene che Florent Ghisolfi non dovrà concedersi troppi errori se vorrà accorciare il gap che attualmente divide la Roma dalle squadre nelle prime cinque posizioni della classifica. Perché, ci tiene a ricordarlo, la Roma deve ambire alla zona Champions League. Ma per farlo dovrà lavorare con cognizione di causa.
Anche Garzya si trova concorde sul fatto di dover chiudere e riaprire un ciclo nuovo, un ciclo di nuovi protagonisti e con nuove motivazioni. Questo è fondamentale per poter iniziare col piede giusto la prossima stagione fin dalle sue battute iniziali. “Bisogna cercare di voltare pagina. In queste situazioni di mercato però non è facile, con le squadre che aspettano l’Europeo. Se la Roma lascerà andare via tanti giocatori dovrà rimpiazzarli. Perché il gap con le altre al momento esiste e per colmarlo bisogna operare al meglio. L’obiettivo deve essere sempre quello di avvicinarsi alla zona Champions”.
Ovviamente, sposta l’attenzione sul reparto maggiormente interessato dalla campagna di rafforzamento. E per l’addio di Romelu Lukaku, e per il probabile addio di Tammy Abraham, e per la situazione in divenire che riguarda Paulo Dybala. “Si fanno tanti nomi, ma chiaramente i giocatori di un certo valore guadagnano più degli altri. Io comunque terrei Abraham, perché è un giocatore affidabile. Credo nel suo riscatto dopo la scorsa stagione falsata dall’infortunio. Se però la sua volontà è di andare via sarebbe bene cambiare casacca”. Poi, su Fede Chiesa, Garzya dice di apprezzare il fatto che De Rossi lo voglia, ma anche altri calciatori potrebbero fare al caso dei giallorossi.
L’ex Roma Garzya, sempre nel corso di Piazza Affari, programma in onda su TMW Radio, continua parlando di chi dovrebbe a suo avviso rimanere. “Da Mancini a Paredes, da Pellegrini a Cristante. Ce ne sono tanti da tenere. Pure Svilar. Inoltre tratterrei Llorente e Celik. Bisognerà partire col piede giusto e con una rosa ampia e di qualità”. Poi conclude su un tema spinoso, quello riguardane il progetto di Pietralata, dicendo che in Italia “abbiamo gli stadi peggiori d’Europa. D’altronde la prima cosa a cui puntano i nuovi acquirenti è lo stadio. Da noi c’è troppa burocrazia, per spostare di un metro una finestra bisogna aspettare tre anni. Così da noi i grandi proprietari non investiranno mai”.