Com’era ampiamente prevedibile, la trattativa più suggestiva di calciomercato che la Roma sta tentando di portare a termine, quella riguardante Federico Chiesa, rischia di imboccare un vicolo cieco. Almeno in questo momento, visto che sia la Roma che il giocatore sembrano intenzionati a prendersi del tempo per poter fare le debite considerazioni del caso. Sembra essere questo infatti il bilancio finale dell’incontro avvenuto in centro a Roma fra la società e l’agente del giocatore. Un incontro servito a toccare più tematiche ma principalmente per capire quali sono le reali intenzioni dell’esterno offensivo juventino.
E, allo stato dell’arte, la trattativa sembrerebbe ora entrata in una fase di stallo. Per una serie di ragioni. Innanzitutto il giocatore ha uno stipendio non di certo trascurabile, che porterebbe il club capitolino ad un sensibile aumento del monte ingaggi. Stiamo parlando di cifre intorno ai 6-7 milioni di euro a stagione. Cifre simili a quelle del fantasista della rosa: Paulo Dybala. In sostanza, anche da questo punto di vista il negoziato non è dei più agevoli. Oltre al fatto che il costo del giocatore, intorno ai 30-35 milioni di euro, non sembra rientrare nelle reali possibilità della Roma.
O meglio. Non sembra rientrare nelle attuali possibilità, dato che, dopo le cessioni, Florent Ghisolfi potrebbe avere a disposizione il tesoretto necessario per arrivare finalmente al giocatore bianconero. Anche perché la Roma sta lavorando a tutti quei movimenti in uscita che dovrebbero rimpinguare lautamente le casse del club. Se tutto va come deve andare, si sta parlando di una quindicina di cessioni. Una vera e propria rivoluzione in squadra. Solo a quel punto, cash in mano, la Roma potrebbe affondare il colpo per arrivare a Chiesa nel pieno del calciomercato estivo. Anche se, non va dimenticato, c’è un Europeo di mezzo. Un torneo che potrebbe completamente cambiare tutto.
Perché se il giocatore dovesse fare sfracelli, a quel punto avrebbe anche un’ampia vetrina internazionale da sfruttare per aumentare le proprie pretese economiche. Se, viceversa, non dovesse andare come sperato, dovrebbe abbassarle e avvicinarsi a posizioni più contenute come spera la Roma. In poche parole, sia ai giallorossi che allo juventino serve tempo, al fine di capire bene fin dove arrivare in sede di trattativa. Forse è per questa ragione che la Roma mette in stand-by il discorso, concentrandosi su altri obiettivi come per esempio Morata. Visto che i soldi delle cessioni, se non su Chiesa, dovranno essere investiti su un prospetto che comunque rinforzi l’organico.