Detto, fatto. Il primo incontro fra Ghisolfi e Ramadani è andato in scena nella tarda serata di ieri. Questo riporta l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio. L’indiscrezione trova giovamento anche se si guardano determinate zone della Capitale, in particolare a Roma nord, dove il neo DS giallorosso è solito organizzare incontri di mercato e non solo.
Gli aspetti formali si decidono fra aperitivi e cene, stavolta invece sembra essere stato un incontro a margine di un aperitivo. Quello che hanno ordinato resta di contorno, mentre quel che hanno stabilito potrebbe cambiare definitivamente le sorti del calciomercato giallorosso e italiano. In primis Chiesa alla Roma non è più soltanto una suggestione, l’interesse dei giallorossi ha trovato riscontro nel procuratore del calciatore.
Chiesa-Roma: tutto vero
Vale a dire che Ghisolfi gli ha parlato del progetto Roma e di come l’ex Fiorentina potrebbe diventarne la punta di diamante. I diamanti, tuttavia, hanno un prezzo: questo il DS giallorosso lo sapeva già, ma grazie all’incontro di ieri sa anche che ci si può mettere d’accordo. Si può, in altre parole, cominciare una trattava.
Il motivo è semplice: la Juventus ha fatto una proposta che l’entourage di Chiesa non ritiene vantaggiosa. Almeno per il momento. Essendo il margine tra domanda e offerta così ampio, il rinnovo con la Vecchia Signora è passato in secondo piano. Le parti non sono sul punto di rottura, ma non possono dirsi neppure vicine.
Ramadani e Ghisolfi a confronto
La Roma proverà a frapporsi in questa distanza per strappare un sì: cosa che sembrerebbe essere già in parte avvenuta. Nel senso che Ramadani, in accordo con Chiesa, è rimasto affascinato da quel che potrebbe rappresentare la Roma per il ragazzo. A proposito di Juve, un campanello d’allarme – in positivo – all’ex Fiorentina può averlo dato anche Paulo Dybala.
La Joya è arrivato a Roma da ex bianconero in esubero ed è tornato a essere protagonista. Questo fattore non dispiace all’esterno offensivo azzurro che, se prima vedeva la squadra giallorossa da avversario, adesso concepisce l’idea di giocare all’Olimpico come possibile. Significa che si può procedere verso la chiusura eventuale della trattativa, a conti fatti non ci si è ancora arrivati.
C’è il sì del giocatore
Ora verrà la parte più difficile: intavolare un discorso comune. Nel senso che Ramadani tornerà sotto la Mole e dirà che Chiesa e la Roma non sono più così distanti, quindi spetterà alla Juve – eventualmente – decidere se e come trattare la questione. Se Chiesa non è una priorità nel progetto di Thiago Motta, allora si comincerà a discutere di soldi.
Quelli che la Roma dovrà far arrivare nelle casse della Vecchia Signora. Senza contare la modalità dell’operazione. I bianconeri, questo possiamo già dirlo, puntano a un addio definitivo. Aspetto che piace anche alla Roma, visto che De Rossi ha chiesto uno sforzo sul mercato per avere giocatori di proprietà piuttosto che in prestito.
Niente prestito
Quindi l’esterno azzurro se lascerà Torino sarà in maniera definitiva: un punto – imprescindibile – da cui cominciare a muoversi. Nel corso dell’Europeo, che terrà banco nella mente dell’Italia e degli italiani, ci saranno altri incontri fra le parti. Segno che Chiesa e la Roma non si studiano più, ma cominciano ad attrarsi. A fronte di una trattativa che sarà al centro del calciomercato estivo non senza capovolgimenti e colpi di scena.