L'allenatore di Juventus e Brescia tra le altre Gigi Maifredi - romaforever.it
La questione Dybala continua a tenere banco presso i bar sport italiani, e non solo: persino presso gli sportivi e non a caso l’ultimo che ha parlato del fantasista della Roma in ordine di tempo è stato nientemeno che Gigi Maifredi, allenatore di Brescia e Juventus fra le altre. Il tecnico, ormai ritiratosi dalle scene, ha voluto dire la sua sulle questioni di calciomercato che in questi giorni stanno appassionando i supporter giallorossi. Ma non solo Dybala, l’allenatore si è intrattenuto anche sulla situazione della Nazionale e sulle vicende che riguardano anche molto da vicino il Napoli. Ne è venuta fuori una bella panoramica sul Maifredi pensiero.
Invitato a prendere posizione a TMW Radio, durante il programma radiofonico Maracanà, Maifredi alla domanda se dovesse fare una scelta tra Dybala e Soulé dice: “Soulé ha fatto un campionato discreto, Dybala determina se sta bene. Spesso però lui è infortunato ed è una discriminante, ma nonostante questi limiti scelgo sempre Dybala”. Insomma, da queste frasi si possono capire le inclinazioni calcistiche del tecnico bresciano, tra l’altro cresciuto in un’epoca dove i numero dieci la facevano da padrone. Gli anni ’80 e ’90, quelli della fantasia al potere rispetto al tatticismo esasperato di oggi.
Poi l’allenatore ha parlato della situazione del Napoli, in particolare del particolare momento che sta vivendo il capitano Giovanni Di Lorenzo. Un giocatore i cui destini potrebbero intrecciarsi anche con quelli giallorossi, nel caso in cui fosse inserito come contropartita tecnica nell’operazione Chiesa. “Di Lorenzo è una persona seria – dice Maifredi – e legata al Napoli, al di là di quello che è successo nell’ultimo anno. Ha un contratto in essere e questo non agevola il trasferimento. Se vedrà un progetto interessante – e sono sicuro che sia così con Conte – farà retromarcia. Per il Napoli sa di essere importante, per Conte e la tifoseria”.
Infine, non poteva mancare la dissertazione conclusiva sul prossimo campionato europeo che vede partecipare alla fase finale la Nazionale italiana di Luciano Spalletti. Per lui la buona riuscita della spedizione dipenderà molto dall’assetto tattico che adotterà la squadra, e da come Spalletti imposterà ogni partita a livello strategico. In questo caso, forte della sua esperienza, consiglia al tecnico di Certaldo di non avventurarsi in soluzioni cervellotiche, ma piuttosto puntare su giocatori del calibro di Frattesi. “Frattesi non deve mai stare fuori, ha delle intuizioni che pochi hanno in Italia. Il Frattesi alla Bellingham può essere devastante, ma non lo ha mai provato”.