Europei con vista sul calciomercato. Durante Polonia-Turchia, gli interessati erano più di qualcuno e non solo per quel che stava succedendo in campo. In prima fila, a cercare di capire gli equilibri di gioco e non solo, c’era Florent Ghisolfi. Il neo DS giallorosso non si separa mai dal suo taccuino dove, in questi primi giorni di Roma, segna e valuta il da farsi. Nomi, liste e priorità.
Un mercato da fare, una rosa da sfoltire. A partire da Polonia e Turchia: in campo c’erano – a parti invertite – Celik e Zalewski. Entrambi sembrano essere sulla via della cessione: il polacco più del turco sembra avere le valigie pronte. Nell’ultima stagione non ha inciso come in passato e la Roma vuole disfarsi del suo ingaggio per avere un tesoretto da reinvestire.
Il contratto del giovane giallorosso scade a giugno 2025. Ghisolfi vuole risolvere prima per evitare di perderlo a zero. Si parte da 12 milioni, valutazione che però potrebbe cambiare. Il merito è anche delle prestazioni europee: il gol contro la Turchia è da cineteca. Un biglietto da visita del genere fa incuriosire le pretendenti.
Mentre a Roma si sperticano le mani e, in parte, si domandano come mai non abbia mai sfoderato skills simili all’ombra del Colosseo, il mercato va avanti e Nicola Zalewski guadagna quei consensi che aveva perso nel recente passato. Contro il Bayer Leverkusen, alla BayArena, la sua peggior partita in giallorosso. Senza mordente e privo di motivazioni, al punto che De Rossi l’ha cambiato di posizione, dalla sua parte ha messo El Shaarawy: scalato dall’attacco in ripiegamento perchè il polacco si stava perdendo l’uomo da marcare.
Situazioni che possono succedere, ma a Roma devono diventare vizi da debellare. L’esempio passa attraverso le cessioni: la qualità tecnica non è in discussione, ma le pressioni della Capitale potrebbero aver plasmato un ragazzo che ha ancora molto da offrire. Magari altrove. Ci sono sirene in Premier League o in Bundesliga che lo tentano: chissà che, d’accordo con la Roma, non possa prenderle al volo.
Si valuta la modalità dell’addio: dal possibile prestito secco al diritto di riscatto, addirittura la cessione definitiva. Tutte ipotesi che devono essere accompagnate, eventualmente, da offerte sostanziose. Il gol in Nazionale ha riacceso il mercato del ragazzo e le possibilità della Roma di liberarsi di un ingaggio che, al netto di costi e benefici, pesa non poco. Sebbene il 22enne non sia l’unico destinato a lasciare Trigoria in questa infuocata sessione di mercato.