I tanti appassionati della Roma sicuramente ricorderanno le prestazioni in campo di Luigi Garzya e il suo attaccamento alla maglia giallorossa. Passione che è rimasta in lui anche dopo aver chiuso la sua attività agonistica. L’ex calciatore è da sempre tifoso della Roma e non perde occasione per parlare spesso della squadra del suo cuore. Lo ha fatto anche in una recente intervista, nella quale ha toccato alcuni temi caldi del momento e tutte le strategie che dovrebbe adottare la società nei prossimi mesi.
Garzya ha giocato per la Roma negli anni Novanta – precisamente per tre stagioni fra il 1991 e il 1994. Nel corso della sua carriera ha vestito anche le maglie di Lecce, Reggina, Cremonese, Bari e Torino. Dopo il ritiro, è stato anche collaboratore tecnico delle nazionali under 20 e under 21.
La Roma, come detto, fa parte della sua vita e in passato ha ammesso più volte di essere un grandissimo tifoso della Magica. Garzya spera che Ghisolfi possa riuscire a portare nella Capitale giocatori di caratura internazionale e in grado di permettere alla Roma di far fare il salto di qualità alla squadra.
L’intervista rilasciata da Luigi Garzya nelle ultime ore è stata realizzata su Centro Suono Sport all’interno del programma ‘Altrimenti ci arrabbiamo’. L’ex difensore giallorosso ha ammesso che il gap con le altre squadre dovrà essere colmato in sede di mercato. Ghisolfi, quindi, dovrà essere bravo ad acquistare i profili necessari per il gioco di De Rossi. C’è bisogno di giocatori pronti alla causa e in grado di far la differenza fin dalle prime partite.
Queste le parole di Garzya: “Da tifoso della Roma devo avere fiducia. A volte dovrei essere molto più razionale, ma con la Roma è difficile esserlo, parlo sempre con il cuore. Lo sanno tutti i tifosi, dobbiamo fare qualcosa in più, sono anni che facciamo gli stessi punti e non andiamo in Champions, non può essere sempre colpa dell’allenatore. C’è un gap con le altre e bisogna investire per la Roma. La squadra ha bisogno di ritocchi e di giocatori forti. Le altre migliorano mentre noi siamo sempre lì“.