Sandro Sabatini ha commentato la voce riguardante l’interessamento dell’Inter per le prestazioni sportive di Paulo Dybala. Il calciatore veste il giallorosso da due anni e non avrebbe intenzione di lasciare la Capitale. L’Inter, però, già in passato aveva provato a strappare la Joya alla Juve già prima dell’arrivo alla Roma del calciatore.
Due anni fa, infatti, dopo la “rottura” con la Juventus, i nerazzurri furono molto vicini all’acquisto del campione del mondo con la maglia dell’Argentina agli ultimi Mondiali di Qatar 2022.
Il futuro di Dybala sembrerebbe essere ancora a Roma. La Joya, in una recente intervista, ha manifestato chiaramente di avere ancora la Roma in testa nei suoi piani futuri. Dybala ha anche detto di voler provare una esperienza nella Liga dopo la sua esperienza con i giallorossi, ma è ancora presto per tutto ciò. La Joya ha voglia di vincere almeno un trofeo con la Roma e di essere, quindi, protagonista in campo di tutto ciò.
Tancredi Palmieri, però, nella giornata di ieri ha lanciato una vera e propria bomba sul futuro imminente di Dybala. L’Inter farebbe ancora carte false per portare a San Siro il talento argentino e per farlo giocare in coppia con Lautaro Martinez e in alternativa al francese Thuram. La clausola fissata sui 12 milioni di euro, però, vale solo per i club esteri. La Roma difficilmente cederà la Joya in Italia. Su di lui, poi, sarebbe forte anche l’interessamento di Conte che lo vorrebbe a Napoli.
La voce di Dybala all’Inter scatena Sandro Sabatini
Il giornalista e conduttore televisivo Sandro Sabatini ha commentato la voce di un possibile arrivo di Dybala all’Inter nelle prossime settimane. Al netto di tutti gli aspetti, per il giornalista il passaggio di Dybala dalla Roma all’Inter penalizzerebbe i nerazzurri.
Queste le sue parole in merito, rilasciate ai microfoni di Radio Radio Mattino: “Comprare Dybala per l’Inter è un rischio, potrebbe diventare il nuovo Sanchez. Le proprietà americane hanno portato un modo diverso di lavorare, ma credo che si stia prendendo come modello quello che modello non è“.