Quando parla, si sa, non è mai banale. Ed è praticamente impossibile che da una sua intervista non si possano estrapolare più titoli talmente le sue dichiarazioni non siano mai insipide. E anche questa volta José Mourinho non ha deluso le aspettative. Sicuramente taglienti sono state le parole nei confronti della Roma, alla quale sono state riservate alcune frecciate.
Parlando del suo approdo al Fenerbache, lo Special One ha sottolineato come sia importante per lui giocare per vincere: “Lottare per non poter perdere neanche un punto mi motiva: non era così né alla Roma né al Tottenham”. Ma il portoghese non si è fermato solamente al suo nuovo club.
Mou sentenzia: “Non credo che l’Italia vincerà nuovamente l’Europeo”
Il tecnico ha infatti anche parlato della manifestazione che monopolizzerà il prossimo mese, l’Europeo in Germania. Dopo il successo azzurro all’edizione itinerante di Euro 2021, posticipato per Covid, il torneo verrà nuovamente organizzato da un solo Paese. E la mente non può tornare al 2006 quando il territorio tedesco portò fortuna alla nostra Nazionale capace di salire sul tetto del mondo.
Tante cose sono però cambiate in questi 18 anni: di certo, rispetto a quel gruppo che vinse contro la Francia ai rigori a Berlino, c’è meno esperienza internazionale e soprattutto meno qualità. La formazione di Luciano Spalletti può essere una buona outsider, ma di certo non è la favorita per la vittoria finale.
Di questo ne è convinto anche Mourinho, che non è stato molto morbido con i giudizi: “L’Italia non ha abbastanza talento in questa generazione, non credo che possa vincere ancora”. Per l’ex allenatore della Roma “le favorite sono Francia, Inghilterra, Portogallo, Germania e Spagna: tutti la pensano come me”. Difficile dargli torto: almeno sulla carta gli azzurri hanno sicuramente qualcosa in meno delle altre avversarie citate dallo Special One.
L’Italia potrebbe essere inserita, infatti, in quel novero di squadre che possono essere mine vaganti del torneo. Raggiungere i quarti di finale sarebbe già un buon risultato visti i valori delle rose a confronto. Ma poi, come ben si sa, il vero e unico giudice supremo è il campo.