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De Rossi e Ghisolfi, un colloquio che vale un’era: le priorità del nuovo corso romanista

De Rossi e Ghisolfi hanno parlato faccia a faccia recentemente: le basi, dialettiche e non solo, di un nuovo capitolo giallorosso

Messaggi, telefonate, appunti. Ghisolfi è arrivato a Roma già preparato. Il merito è di Daniele De Rossi che non l’ha mai perso di vista: il tecnico romanista prima di andare in vacanza ha sistemato le ultime cose in sospeso, tra cui la programmazione per il mese di luglio. Oltre alla gestione della preparazione e alle indicazioni per il mercato, ci sono i valori su cui improntare il nuovo progetto.

In altre parole: DDR deve spiegare Roma e il romanismo a Ghisolfi. Non proprio un’impresa facile, ma l’allenatore ha dimostrato di essere (anche) un buon motivatore: a tal proposito se c’erano perplessità sulla sintonia che il mister poteva avere con il nuovo DS, nel giro di una giornata sono state spazzate via. Il neo dirigente è arrivato a Trigoria accolto proprio da Daniele De Rossi.

De Rossi a colloquio con Ghisolfi

Sono seguiti diversi colloqui nei giorni successivi che hanno fatto capo ai messaggi e le telefonate delle settimane ancora prima. Le basi della nuova Roma partono da due parole d’ordine fondamentali: sintonia e coerenza. De Rossi non vuole per forza arrivare a grandi nomi: preferisce avere un mercato funzionale. In altre parole: la priorità può avere un’indicazione. Chiesa per l’esterno d’attacco è un esempio.

Ghisolfi inizia a lavorare per la Roma (RomaForever.it)

DDR, però, non vuole che ci si concentri soltanto su un obiettivo: Ghisolfi ha i riferimenti principali, ma poi deve spaziare alla ricerca delle suggestioni elencate da De Rossi. Gamba, tecnica e incisività. L’ex viola va bene, ma non può essere l’unica pedina attenzionata. Questo gliel’ha detto in Inglese, ma Ghisolfi ha ugualmente capito.

La nuova coppia di mercato giallorossa

De Rossi è uno che non scherza: le indicazioni devono essere seguite in maniera capillare. Altrimenti finisce come a Ferrara con la SPAL: si parlavano lingue diverse con altrettanti progetti. Ora, a Roma, sponda giallorossa la situazione è chiara: “Veniamo da Paesi diversi – dice De Rossi ai microfoni de Il Romanista – ma c’è intesa su quel che vogliamo fare”. L’ex numero 16 conosce il modo per farsi capire: sia in Italiano che in Inglese, ma l’importante è venirsi incontro.

De Rossi un passo l’ha fatto, ora tocca al DS francese. Un primo acquisto tra le priorità espresse potrebbe essere già dimostrazione di disponibilità e lavoro. Com’è accaduto con il riscatto di Angelino. Ora, però, bisogna alzare l’asticella: il mercato non aspetta e nemmeno De Rossi. O meglio: non troppo. Quanto basta per crederci ancora.

Andrea Desideri
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Andrea Desideri