Nazionale, l’esterno della Roma Stephan El Shaarawy: “Livello molto alto, dovremo farci trovare pronti”

In vista della partita amichevole contro la Bosnia parla El Shaarawy, l’ala della Nazionale che milita nella Roma

Giulio Benatti -
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Stephan El Shaarawy con la malgia della Nazionale italiana – instagram.com (romaforever.it)

 

Stephan El Shaarawy è uno dei senatori di questa Nazionale – insieme agli altri della Roma – che a breve sarà chiamato a difendere il titolo in Germania. Impresa non semplice ma che Luciano Spalletti ha tutta l’intenzione di ripetere, soprattutto dopo il grande successo inatteso che l’ha visto trionfare insieme al Napoli ormai due anni fa. Tornando al Faraone, per lui sarà un torneo da vivere come protagonista perché per l’esterno giallorosso questa potrebbe essere l’ultima chiamata per vincere qualcosa di importante a livello continentale con la selezione italiana. Lui ci crede.

Nel mentre Elsha si concede alcune dichiarazioni nelle quali cerca di descrivere il momento che sta vivendo in azzurro prima di affrontare l’ultima amichevole in vista della spedizione che dovrà portare l’Italia in terra teutonica la settimana prossima. “Ci sono diversi giocatori cambiati rispetto al precedente Europeo – inizia il romanista – però ci sono comunque giovani ma con grande esperienza, che hanno già giocato partite importanti a livello internazionale. È un gruppo con giocatori con grande qualità. Abbiamo un grande allenatore, la storia parla per lui. Questo è un gruppo solido, che si sta allenando bene. La nostra idea è di andare all’Europeo da protagonisti”. 

Insomma, El Shaarawy sa di poter sfruttare la vetrina continentale anche in funzione del prossimo calciomercato, che potrebbe aprirgli nuovi ed inesplorati orizzonti. Non a caso è ben consapevole di ciò che l’ha portato fino a Coverciano, delle sue qualità che sono sempre state apprezzate a Trigoria. “Nel tempo ho imparato a ricoprire più ruoli. Mi sono adattato – continua l’esterno – ma è sempre stato nelle mie caratteristiche. Questa convocazione è il risultato di lavoro, sacrificio, impegno e duttiltià. Sono contento di quello che ho fatto a livello individuale in questa stagione”. Per la Roma chiaramente un punto fermo, per i tifosi pure. Ma chissà…

A 31 anni potrebbe vivere la vetrina come biglietto da visita per strappare l’ultimo grande contratto della sua carriera. Lui giura di voler rimanere a Roma, ma nel calcio business tutto può cambiare dalla sera alla mattina: non è di certo un fùtbol romantico. Sull’Europeo, confida nella pronta guargione del compagno Barella e nel frattempo spende qualche bel pensiero su Spalletti. “Ha idee di gioco molto chiare – chiude il giocatore – lo conosco da tempo, è molto esigente. Noi lo stiamo seguendo, c’è grande voglia di incidere, come nell’ultimo Europeo. Dovremo essere all’altezza perché il livello è molto alto, dovremo farci trovare pronti”.