Il calciomercato aprirà i battenti solamente fra circa un mese, dal prossimo primo di luglio, intanto la famiglia d’origine texana proprietaria della Roma ha fissato quale sarà il budget per rinforzare la rosa in vista della prossima stagione. Una somma che non sembra da capogiro per una squadra che dovrebbe rientrare nel circuito del grande calcio europeo entro un triennio, così come lascia pensare la durata del contratto sia di Florent Ghisolfi che Daniele De Rossi. Un triennio a partire da ora, avendo a disposizione un budget che sembra essere appena sufficiente per un giocatore di medio livello.
Una prospettiva non troppo allettante e che potrebbe disturbare l’estate di molti romanisti. La cifra difatti stanziata dalla famiglia Friedkin per gli investimenti nel prossimo calciomercato non sembra stratosferica, e si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro. Soldi che in linea teorica non servirebbero nemmeno per arriva al cartellino di Romelu Lukaku, valutato dal Chelsea 40 milioni. Ma d’altronde la politica tracciata dalla società con l’arrivo del direttore francese e il rinnovo di De Rossi era chiara già da alcune settimane. Basta con investimenti folli e grandi nomi. Serve un progetto più sostenibile.
In poche parole, la nuova Roma della prossima stagione dovrà inizierà a prendere forma nelle prossime settimane contando sul contingentanto budget stabilito dalla proprietà americana. Ma, ovviamente, non sarà solo quella la cifra da poter investire. Sarebbe infatti davvero difficile fare mercato in condizioni del genere. Al budget fissato si potranno quindi aggiungere i proventi derivanti dalle varie operazioni in uscita. Non sono poche soprattutto per quanto riguarda quei giocatori che godono ancora di un alto valore di mercato come Tammy Abraham, per esempio, corteggiato da diversi club inglesi e probabilmente già inserito nella lista dei partenti.
Non c’è solo lui. Ci sono anche altri giocatori che potrebbero lasciare Trigoria. Chi per una questione di ingaggio, come Paulo Dybala. E chi per un’altra questione, come coloro virtualmente in uscita per l’alto costo dello stipendio o l’età anagrafica: e questo sarebbe il caso di Chris Smalling. Insomma Ghisolfi dovrà giocarsi bene le sue carte per potare la rosa dei rami secchi e allo stesso tempo investire su prospetti dal futuro promettente. Il budget per il prossimo calciomercato della Roma d’altronde rientra nella lineaa dichiarata dalla società. Non più prestiti onerosi ma giocatori di proprietà da crescere insieme al progetto per poi divenire un bene prezioso da spendere sul mercato nel momento più idoneo.