Antonio Conte è il nuovo allenatore del Napoli. Il tecnico salentino ha firmato un triennale con i partenopei che ha già l’odore del record. Lo stipendio più alto della storia del club, 8 milioni più bonus, per improntare un progetto vincente e innovativo. Quello che vorrebbero tutti i tifosi e che sognano anche i romanisti: la Roma sta lavorando per questo, infatti aveva – nel recente passato – sondato il terreno per avere a disposizione anche Antonio Conte.
Stiamo parlando del periodo immediatamente dopo l’esonero di Fonseca e prima dell’arrivo di Mourinho. C’è stata una leggera fase di stallo, in cui i giallorossi – nello specifico Dan e Ryan Friedkin – sono andati a parlare con l’allenatore pugliese che cercava una piazza per riscattarsi. Poi è arrivata la Premier League e l’esperienza al Tottenham, ma dell’avvicendamento con i Friedkin Conte ha parlato a Belve.
L’uomo ha sottolineato che gli accordi con la Roma non si sono chiusi per via di determinate incompatibilità: non ultima quella con la piazza. “A Roma, forse, non sono pronti per questo legame” – aveva detto l’allenatore – sebbene le politiche societarie non le decidano i supporter hanno ugualmente un peso fondamentale.
Altrimenti lo stadio non si riempie: senza tifosi muore il calcio e la dimostrazione arriva con De Rossi. Da quando siede sulla panchina giallorossa c’è sempre il sold-out. Un tutto esaurito perenne all’Olimpico che porta ricavi e consenso. Non basta soltanto essere competenti, occorre entrare nella filosofia della piazza. Vale a Roma e vale anche – soprattutto – a Napoli. Infatti Conte è chiamato ad arginare i pregiudizi sul suo conto: un passato alla Juve e una fama da “sergente di ferro” che spacca lo spogliatoio.
Queste le voci che circolano in città. Sono le stesse che lo hanno allontanato da Roma. Piazza che ritroverà da avversario. A tal proposito ci sono dei rischi importanti anche sul mercato. Proprio per gli aneddoti menzionati da Conte al cospetto della Fagnani, il tecnico salentino ha un conto aperto con i giallorossi e farà di tutto per strappare dei pezzi pregiati all’organico di De Rossi: non a caso si è parlato di Paulo Dybala in azzurro, ma l’argentino ha dato l’ok per restare a Roma.
Chi dovrebbe andare a Napoli, invece, è Lukaku: lui in giallorosso c’è stato, ma solo in prestito. Poi ci sono gli assalti a Chiesa e Daniel Maldini. Tutte piste che valuta anche l’organico partenopeo, quasi come se volesse fare un mercato a specchio. I giallorossi quindi devono guardarsi dal pressing di Conte: un collega di De Rossi, ma soprattutto un “miglior nemico” con cui fare i conti. In attesa, magari, di un nuovo avvicendamento dalle parti di Trigoria. Adesso sembra impossibile, ma nel mercato mai dire mai.